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Due esponenti di Azione passano a Italia Viva, Calenda: “Distanti dai comportamenti di Renzi”

Nelle ultime 24 ore, sono passate da Azione a Italia Viva prima Giulia Pigoni, consigliera regionale in Emilia-Romagna, e poi la deputata Naike Gruppioni. Duro Calenda su Twitter: “Apprendiamo dello scippo dai giornali, siamo distanti dai comportamenti di Renzi”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Continua l'esodo di esponenti politici e parlamentari da Azione a Italia Viva. Dal giorno della rottura tra Carlo Calenda e Matteo Renzi, con il progetto del Terzo Polo ufficialmente naufragato (al netto delle dichiarazioni di alcuni protagonisti), in diversi hanno lasciato Azione per passare con l'ex presidente del Consiglio. Oggi è toccato a Giulia Pigoni – l'annuncio è di ieri – e Naike Gruppioni. La prima è consigliera regionale in Emilia-Romagna, la seconda deputata alla prima legislatura. Entrambe elette con Azione, il passaggio è stato annunciato da Italia Viva nelle ultime ore.

Il leader di Azione ha commentato l'addio delle due esponenti con un tweet: "Abbiamo appreso stamattina da un giornale di questo ‘scippo'. Faccio i migliori auguri a Naike. Ogni scelta è legittima e rispettabile – ha scritto Calenda – Mi permetto solo di notare che, per rispetto alla comunità che l’ha eletta sei mesi fa quasi senza conoscerla, una comunicazione preventiva sarebbe stata più elegante. Ma immagino che l’uscita a sorpresa fosse parte dell’accordo di ingaggio".

"Questa vicenda, altrimenti irrilevante, spiega bene la distanza nei comportamenti con Matteo Renzi – ha sottolineato il leader di Azione – Mentre noi eravamo impegnati in giro per l’Italia a sostenere le liste, spesso fatte insieme, per le amministrative lui era in queste faccende affaccendato. Buona strada".

Renzi ha convocato una conferenza stampa in mattinata per presentare le due nuove esponenti di Italia Viva: "Non siamo stati noi a rompere", ha detto l'ex presidente del Consiglio. "Italia Viva ha lanciato un percorso congressuale dal 10 giugno, liberi e democratici dal basso, avremmo dovuto farlo con il partito unico – ha spiegato Renzi – ma non è stato possibile così lo facciamo con chi ci sta. Non deve essere però solo una conta delle tessere, ma un percorso di idee e di progetti". E ha aggiunto: "Questo spazio c'è, anche se qualcuno litiga ed è compito delle donne e degli uomini di buona volontà farlo funzionare. Offriamo una casa a tutti quelli che dicono che non ci si può arrendere allo schleinismo o al melonismo".

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