“Draghi vuole scappare, cerca rifugio all’estero ma lo troveranno”: l’ultima di Sara Cunial
È domenica pomeriggio. In un casale immerso nel verde romano Enrico Montesano e i suoi ospiti si alternano sul palco. L'occasione è la presentazione del nuovo partito fondato dal comico romano: Unione Popolare. Nel video dell'evento, pubblicato sui social di Montesano, si può ascoltare una breve introduzione di Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio. Poi viene presentata la vera star, in coppia con Barillari ai tempi dell'occupazione della sede della Regione: la deputata Sara Cunial. La parlamentare – di cui recentemente si è riparlato per la storia dell'aglio e dell'acqua santa – comincia il suo intervento carica a pallettoni: "Non si scende a compromessi con questa gentaglia come il ministro Bianchi, che ha osato dire che tenere il bavaglio ai bambini è un atto educativo". E la folla grida bastardo.
Cunial ne ha per tutti, a partire dal presidente della sua Regione, il Veneto, dove Draghi è andato in visita in una scuola: "Luca Zaia servo mascherato". Poi se la prende probabilmente con Draghi, anche se non lo nomina mai: "Tutti mascherati e lui senza mascherina – dice – O lui è l'unico maleducato d'Italia, un criminale, o siamo tutti degli imbecilli". Poi parla esplicitamente del presidente del Consiglio: "Questa gentaglia qui sono contenta che si sia fatta vedere in volto da quelle generazioni che li andranno a cercare – dice – Lo troveranno, anche quando cercherà rifugio all'estero, come sta già facendo. Vuole già scappare eh". Dal pubblico le chiedono: "Draghi?". E lei conferma: "Eh sì".
Poi si passa ai decreti Ucraina, in cui "hanno infilato di tutto". E rilancia ancora: "Con Leonardo e Fincantieri controlleranno tutto, non andate in posta alle prossime elezioni, mi raccomando. Cercate di avere almeno la decenza di mantenere le vie tradizionali, perché vorranno utilizzare tutti i mezzi, soprattutto quelli controllati dai vari satelliti di turno della Leonardo per controllare le elezioni". E stringe un patto con chi la ascolta: "Cerchiamo di controllare in fase elettorale che cosa avviene veramente". Secondo la deputata, con la guerra in Ucraina, "si sono svelati tutti per quelli che sono, destra e sinistra". Ripercorre l'intervento terminato con l'aglio agitato in Parlamento e ribadisce: "Lì dentro non c'è gente che mi può rappresentare, il parlamentare ha il dovere di difendere i cittadini".
Poi ricomincia: "Ho visto uno spot in tv di un nuovo modem, con un tipo che dice che ci sono 120 device collegati – racconta – ma bravo mona! Se ti funziona dentro casa vuol dire che ti controllano". E chiede al pubblico: "Ma cosa credete che gliene freghi qualcosa che noi ci colleghiamo? Il 5G è un'arma di controllo militare e ce la stanno ficcando ovunque". Ancora: "Lavorano sulle frequenze e sulla nostra memoria fin da bambini fino ad arrivare agli ogm e ai device per agire sul nostro Dna". Infine conclude: "Possiamo fare tanto, non solo all'interno delle istituzioni. Partiamo dall'essere umani. Noi siamo Costituzione".
Torna Montesano con un discorso che va dal "pensiero unico del politicamente corretto" ai "pedofili satanisti". Il comico sa come arringare la folla: "Io so' nato libero, annavo dove me pare senza certificato verde e senza tampone". E senza mascherina, gli gridano. Ma Montesano è lì per presentare il suo partito, così torna al logo: "Quella figura bianca stilizzata è il David del Bernini, che scaglia una pietra con la fionda – spiega – Noi possiamo essere la fionda, ma il sasso siete voi, popolo italiano. Abbiamo un colpo, ma se è ben assestato possiamo stendere il gigante Golia, il gigante delle multinazionali e delle elite mondiali, di Bill Gates, del metaverso, di questo schifo".