Draghi presenta il Sostegni bis: “È un decreto che guarda al futuro, ma non lascia indietro nessuno”
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Sostegni bis: "È un decreto diverso dal passato, guarda al futuro, a un Paese che si riapre, ma allo stesso tempo non lascia indietro nessuno", ha detto Mario Draghi in conferenza stampa, esprimendo la "soddisfazione della scelta raggiunta in Consiglio dei ministri di lunedì scorso per le riaperture". Una scelta che è figlia dei risultati raggiunti grazie alla campagna vaccinale, ha sottolineato ancora. "Se voi pensate che circa due mesi fa soltanto il 3,3% delle persone tra i 70 e i 79 anni avevano ricevuto una dose. Oggi siamo all'80%. Questo ha reso possibile procedere con un rischio calcolato, con prudenza e gradualità, perché gli ingressi nelle terapie intensive si è dimezzato e i ricoveri ordinari sono calati del 60%", ha aggiunto. Per poi raccomandare di continuare a rispettare le regole basilari di sicurezza.
"Ci aspettiamo ora che la nostra economia abbia un rimbalzo, già in questo trimestre. Ma è presto per poter parlare di crescita sostenuta, perché questa si sostenga nel tempo avrà bisogno del Pnrr. Inoltre, vediamo che i tassi di inflazione stanno aumentando rapidamente: la convinzione degli economisti è che saranno rimbalzi di prezzi temporanei", ha proseguito. Per poi parlare del decreto Sostegni bis che ha ricevuto il via libera dal governo oggi: "Sono circa 40 miliardi di cui 17 vanno per sostegni alle imprese e professioni, 9 per aiuti sul credito e liquidità sempre alle aziende, 4 ai lavoratori per accompagnarli in un processo dei prossimi mesi che sarà complicato", ha detto sottolineando che per la prima volta oltre al criterio del fatturato sarà preso in considerazione anche quello dell'utile. "La seconda novità è l'arco temporale: ci sono nuove partite Iva che vengono incluse nel sostegno".
Per l'occupazione, Draghi ha detto che saranno messe in campo misure significative, in particolare per quanto riguardo i giovani. Per gli under 35 che comprano una casa verranno cancellate, ad esempio, le tasse di registro sul mutuo. "Infine per la prima volta c'è un fondo per la ricerca di base: sono stanziati 50 milioni per quest'anno e 150 per ogni anno a venire in futuro. Ci servirà per richiamare in Italia i nostri giovani che sono andati via", ha precisato Draghi, aggiungendo che verrà inoltre anticipato il concorso ordinario per gli insegnanti. "Insomma è un decreto che vuole un'Italia che guarda al futuro, ma che non lascia indietro nessuno".