Draghi: “Frasi di Lavrov aberranti e oscene, l’intervista a Rete 4 è stata un comizio”
"Le parole del ministro degli Esteri russo Lavrov sono state aberranti". Il premier Mario Draghi, in conferenza stampa per presentare il Dl aiuti e il Dl carburanti, attacca l'esponente del governo Putin, intervistato ieri sera durante la trasmissione "Zona Bianca" su Rete 4. Per Draghi quella che si è visto su Mediaset non sarebbe stata una vera e propria intervista, ma un "comizio senza contraddittorio".
In particolare il presidente definisce "osceno" il paragone tra Zelensky ed Hitler in base al fatto che entrambi "sono ebrei", come detto da Lavrov. "Quello che abbiamo visto – attacca ancora Draghi- non è un granché professionalmente e fa venire in mente strane idee".
Ieri Lavrov, dopo aver fatto il paragone tra il presidente ucraino e l'ex dittatore tedesco, aveva aggiunto: "Da tempo sentiamo il saggio popolo ebreo che dice che i maggiori antisemiti sono proprio gli ebrei". La nazificazione dell'Ucraina "esiste – ha sottolineato il ministro russo – i membri del Battaglione Azov hanno svastiche sia sulla loro uniforme che tatuate sul corpo", così come "simboli dei battaglioni nazisti, delle SS" e poi "apertamente leggono e sostengono il Mein Kampf".
Per questo motivo è stato convocato l'ambasciatore russo a Tel Aviv per "chiarimenti" dopo le "gravi" dichiarazioni di Lavrov, definite "imperdonabili e oltraggiose" dal ministro degli Esteri Lapid. Secondo quest'ultimo "gli ebrei non si sono uccisi da soli nella Shoah. Il più basso livello del razzismo contro gli ebrei è accusare gli ebrei stessi di antisemitismo". Durante l'intervista, comunque, Lavrov se l'è presa anche con l'Italia. "Eravamo abituati all'idea che, grazie alla vostra storia, sapeste distinguere il bianco dal nero" ha detto.