Draghi dice che non farà il capo della coalizione di centro: “Un lavoro lo trovo da solo”
Cosa farà Mario Draghi dopo la fine della sua esperienza a Palazzo Chigi? La domanda se la stanno facendo in molti e da parecchio tempo. Sembrava già avviato sulla strada che porta al Quirinale, ma poi la sua candidatura – mai ufficializzata ma fortemente voluta da lui in primis – è naufragata in pochi giorni. Il presidente del Consiglio è rimasto a Chigi, ma già si parla della prospettiva delle elezioni politiche del 2023. Così durante la conferenza stampa di oggi, in cui si è parlato prevalentemente della riforma del Csm, Draghi ha risposto a una domanda sulla possibilità di diventare il federatore dell'alleanza di centro che sta nascendo in queste settimane e alla quale si sta lavorando in vista proprio della scadenza elettorale.
Draghi ha risposto in maniera molto secca: "Lo escludo!", ha detto con tono perentorio, seguito da un'espressione del volto come a dire "sono stato chiaro?". Insomma, per Draghi non c'è alcune prospettiva politica come – ad esempio – successe per Mario Monti dieci anni fa. Il presidente del Consiglio guarda al futuro più prossimo, e assicura che non c'è alcune intenzione di cambiare o rimpastare la squadra di ministri: "È efficiente – ha detto – quindi va avanti".
Poi, però, Draghi ha voluto rivolgere un altro pensiero a chi – nelle ultime settimane – si sta spendendo per il suo impegno in politica: "Ho visto che tanti politici e non solo mi candidano a tanti posti in giro per il mondo, mostrando una sollecitudine straordinaria nei miei confronti – ha commentato il presidente del Consiglio – Io li ringrazio moltissimo ma, tra l'altro, vorrei rassicurarli che, se per caso decidessi di lavorare dopo questa esperienza, probabilmente un lavoro me lo trovo anche da solo eh". Insomma, Draghi ha escluso categoricamente che il suo percorso in politica continuerà. O almeno non a capo di una federazione di centro.