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Covid 19

Draghi: “Con i vaccini è arrivata la svolta, ma la pandemia di Covid non è finita”

Il presidente del Consiglio, intervenendo al Global Covid Summit, ha ricordato che la pandemia non è finita, sottolineando l’importanza della campagna di vaccinazione e la necessità di continuare le somministrazioni in tutto il mondo.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Tenere alta l'attenzione, soprattutto nella larga parte del pianeta che è stata lasciata indietro. Non usa giri di parole il presidente Draghi nel videomessaggio inviato in occasione del secondo Global Covid Summit. Lo dice chiaro e tondo: la pandemia non è finita. E il destino della sicurezza sanitaria mondiale dipenderà dalle scelte che verranno fatte. "Lo sviluppo di vaccini efficaci e l'organizzazione di campagne di vaccinazione di successo hanno segnato una svolta nella lotta contro la pandemia di Covid – ha detto Draghi dopo i saluti – In molti dei nostri Paesi abbiamo eliminato le restrizioni, riaperto le scuole, rilanciato l'economia". Poi ha ricordato: "Abbiamo salvato vite e siamo tornati a una vita normale ma, come ben sappiamo, la pandemia non è finita".

Il presidente del Consiglio ha ricordato che "dall’inizio dell’anno è stata registrata una media di 1,7 milioni di casi di Covid al giorno in tutto il mondo" e che "siamo ancora indietro rispetto al nostro obiettivo comune di vaccinare il 70% della popolazione in ogni Paese entro la metà del 2022". Draghi ha commentato: "Si sta riducendo il divario nelle vaccinazioni, ma il tasso di copertura in alcuni Paesi rimane al di sotto del 10%".

Il nodo è ancora una volta la vaccinazione dei Paesi più poveri: "L’Italia ha già contribuito alla risposta multilaterale alla pandemia con 445 milioni di euro e si è già impegnata a donare 69,7 milioni di dosi tramite Covax – ha ricordato ancora Draghi – Oggi posso annunciare che l'Italia donerà ulteriori 31 milioni di dosi attraverso Covax e ci impegniamo inoltre a donare 200 milioni di euro all'Act-Accelerator e al rafforzamento della preparazione globale". E infine ha sottolineato l'importanza della prevenzione a livello internazionale, per far sì che il Covid sia l'ultima pandemia. O che almeno la prossima sia gestita in maniera differente.

Sempre al Global Covid Summit è intervenuta anche Ursula Von der Leyen: "La cooperazione globale è l'unico modo per porre fine a questa pandemia e prepararsi per il futuro – ha sottolineato la presidente della Commissione europea – Ci impegniamo a investire altri 400 milioni di euro per sostenere la vaccinazione nei Paesi bisognosi e supportare il lavoro di Act-Accelerator" .

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