Def, l’impegno del Governo: “Ridurre le tasse sul lavoro e aumentare le buste paga”
"Posso confermare che la legge di stabilità per il 2014 avrà come cuore l'intervento per ridurre le tasse sul lavoro e aumentare i soldi in busta paga". Sono bastate queste parole, pronunciate dal Presidente del Consiglio Enrico Letta, a riportare al centro del dibattito la discussione sull'aggiornamento del Def, il documento di economia e finanza che rappresenta la base sulla quale sarà impostata la legge di stabilità, vero crocevia dell'intera esperienza delle larghe intese.
Così, al netto del pressing sul ministro Saccomanni (ha cominciato Brunetta "intimando" di rinunciare ad aumenti sulla benzina) e pur considerando la complessità dell'operazione di risanamento affidata alla legge di stabilità (nella quale dovranno trovare spazio e risorse provvedimenti di grande impatto), sono in molti ad ipotizzare che le linee guida del Def saranno impostate su due filoni principali: alleggerimento della pressione fiscale sul lavoro e risanamento del debito. Il primo obiettivo resta prioritario e i provvedimenti andranno nella direzione di uno spostamento del carico fiscale dal lavoro ai consumi, con il tentativo di ridurre il cuneo fiscale cui andrà associata la ridefinizione del sistema di incentivi e detrazioni.
Una prima bozza del documento è anticipata da Repubblica, che ricorda come "il perimetro obbligatorio" per qualsiasi intervento futuro sia rappresentato dal pareggio di bilancio strutturale e dal pieno rispetto degli impegni europei, quindi disavanzo entro il 3%. In effetti, "nella relazione si osserva anche che "tempi e intensità" della ripresa si misureranno in parte su un quadro di politica economia "stabile", sul pagamento dei debiti della pubblica amministrazione (l'obiettivo è di "proseguire sul monitoraggio e imprimere un'ulteriore accelerazione") e sulla capacità di attrarre investimenti".
