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Covid 19

Dpcm, verso la riapertura delle scuole fino alle medie, bar e ristoranti chiusi fino al 1 maggio

Programmata per oggi la cabina di regia convocata per discutere le nuove normi anti Covid, che confluiranno in un nuovo dpcm. Il governo dovrà sciogliere in particolare tre nodi: riapertura delle scuole in zona rossa, ritorno delle Regioni gialle e l’eventuale via libera allo spostamento tra Regioni.
A cura di Annalisa Cangemi
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La prossima settimana, tra lunedì e martedì, il governo deciderà le nuove misure anti Covid, per aggiornare l'attuale dpcm, in scadenza il prossimo 6 aprile. Sarà sicuramente mantenuto l'attuale impianto a fasce colorate, le zone bianche, gialle, arancioni e rosse, anche se fino a Pasqua e Pasquetta, per via dell'ultimo decreto, tutta Italia sarà arancione o rossa. In pratica i bar e i ristoranti saranno chiusi al pubblico sia a pranzo sia a cena, e sarà consentito solo l'asporto e il servizio a domicilio. Nel nuovo dpcm, che il governo sta scrivendo in queste ora ci sarà sicuramente la conferma del coprifuoco dalle 22 alle 5.

Oggi è in programma la cabina di regia convocata dal premier Draghi per scrivere le nuove normi per il contrasto dell'emergenza sanitaria. Il governo dovrà sciogliere in particolare tre nodi: riapertura delle scuole in zona rossa, ritorno delle Regioni gialle e l'eventuale via libera allo spostamento tra Regioni, per il momento vietato se non per motivi di necessità, lavoro o salute. Intanto oggi arriveranno anche i nuovi dati del monitoraggio Iss, e entro stasera una nuova ordinanza del ministro Speranza, in base alla curva dei contagi, stabilirà eventuali cambiamenti di colore per le Regioni, a partire da lunedì. In ogni caso da sabato 3 aprile, vigilia di Pasqua, tutta Italia si colorerà di rosso fino a Pasquetta (compresa).

Le nuove misure in arrivo

La principale novità del nuovo provvedimento sarà quasi sicuramente la riapertura delle scuole, almeno per i più piccoli. Sarà questa l'unica attività che probabilmente potrà ripartire. Potranno tornare tra i banchi i bambini dall'asilo nido fino alle medie, anche in zona rossa. "Mentre la campagna di vaccinazione prosegue è bene cominciare a pensare e a pianificare le riaperture – ha annunciato Draghi nel suo intervento di mercoledì mattina in Senato -. Noi stiamo guardando attentamente i dati sui contagi ma, se la situazione epidemiologica lo permette, cominceremo a riaprire la scuola in primis. E cominceremo a riaprire le scuole primarie e la scuola dell’infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni, ovvero speriamo, subito dopo Pasqua". È possibile che per permettere agli istituti di riaprire i battenti si organizzi uno screening di massa: tutti gli studenti prima dell'eventuale ritorno a scuola dovranno fare un tampone rapido, e poi il test dovrà essere ripetuto ogni settimana. Se un ragazzo risultasse positivo tutta la classe dovrebbe essere sottoposta a tampone molecolare.

Altra questione è quella dei colori. Per gli esperto del Comitato tecnico è presto per reintrodurre le zone gialle: per gli scienziati sarebbe auspicabile prolungare ancora per qualche settimana le attuali misure restrittive, per evitare che la riapertura di bar e ristoranti possa creare nuovi assembramenti. Sulla linea del rigore il ministro della Salute Speranza, che chiede di non "vanificare" gli sforzi fatti fino ad ora. Per il ministro di Articolo Uno sarebbe meglio prorogare le attuali misure, evitando il colore giallo per le Regioni, fino al 3 maggio, per evitare tentazioni per il 25 aprile e per il 1 maggio (anche se quest'anno non sono. previsti ponti). Per il momento si tratta ancora di ipotesi. Chiaramente non sarà possibile riaprire cinema e teatri il 27 marzo, come era stato scritto nel primo dpcm varato da Draghi, perché appunto la precondizioni necessaria era che la riapertura avvenisse in zona bianca o gialla, e come sappiamo nessuna Regione fino al prossimo 6 aprile potrà aspirare alle fasce di rischio più basse.

Sul tavolo anche la riapertura di parrucchieri e barbieri, che sono stati chiusi anche in zona rossa, mentre durante il governo Conte bis erano considerati luoghi abbastanza sicuri dopo l'adozione di tutti i protocolli di sicurezza.

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