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Dpcm Natale, Conte apre a spostamenti tra Regioni per ricongiungimenti familiari

Il dpcm che entrerà in vigore il 4 dicembre è oggetto della discussione in corso in queste ore tra il governo e le Regioni. In vista del Natale il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha aperto all’ipotesi di consentire gli spostamenti tra Regioni non solo per i residenti, ma anche per i ricongiungimenti familiari.
A cura di Stefano Rizzuti
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Prosegue il lavoro del governo sul prossimo dpcm, che entrerà in vigore dal 4 dicembre e conterrà le regole per il Natale e per le feste. Gli incontri di giornata hanno portato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ad aprire una riflessione su alcuni aspetti delle misure restrittive contro la diffusione del Covid. Una prima possibile novità è formale: il governo potrebbe affiancare il prossimo dpcm a un decreto legge sul Natale, per dare copertura normativa alle restrizioni delle libertà personali che verranno introdotte. Conte, poi, avrebbe aperto alla richiesta di una riflessione – posta da alcuni capigruppo – di prevedere spostamenti tra Regioni a Natale non solo per i residenti ma anche per i ricongiungimenti familiari. Resta, invece, da sciogliere il nodo sulla possibilità di chiudere gli hotel nelle località di montagna.

Stop a spostamenti tra Regioni dal 21 dicembre

Lo stop agli spostamenti tra Regioni potrebbe scattare a partire dal 21 dicembre, ma si sta pensando se inserire qualche deroga in più, come visto. Oltre ai ricongiungimenti familiari si aggiungono anche gli spostamenti nelle seconde case. Si tratta, comunque, solo di ipotesi. Altro tema su cui è aperto il dibattito è quello della scuola: Conte e la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, puntano ancora a una riapertura a dicembre, prima di Natale. Ipotesi ritenuta improbabile fino a poche ore fa, ma su cui si sta ancora lavorando per capire se c’è possibilità di tornare in classe, simbolicamente, già a metà dicembre per le scuole superiori, attualmente in didattica a distanza.

Le misure restrittive riguardanti gli spostamenti per il Natale potrebbero entrare in vigore a partire dal 21 dicembre ed essere valide fino al 6 gennaio. Il dpcm, invece, dovrebbe entrare in vigore il 4 dicembre e restare valido fino al 15 gennaio. Si tratta, comunque, di valutazioni che il governo sta ancora svolgendo in queste ore. Tra l’altro per quanto riguarda gli spostamenti non è da escludere che le date possano variare, anticipandole al 19 o al 20 dicembre, magari finendo qualche giorno dopo rispetto all’Epifania.

Dpcm dicembre, a Natale resta coprifuoco alle 22

Le altre limitazioni sembrano invece poter essere confermate, a partire dal coprifuoco alle 22 anche durante le giornate di Natale e Capodanno. Bar e ristoranti chiuderanno alle 18 in tutte le zone gialle, mentre sembra certa la chiusura degli impianti sciistici. A tavola non ci saranno divieti ma la raccomandazione di evitare di essere troppe persone a cena: forse si fisserà un limite di sei. I negozi saranno aperti fino alle 21, con l’obiettivo di evitare lo shopping con ingressi contingentati ed evitando così affollamenti. Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ha ribadito che i due punti fermi del dpcm di dicembre saranno “i limiti di orario e la limitazione della mobilità tra Regioni”.

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