Dpcm, domani il governo presenterà le nuove misure anticovid: stretta in arrivo
La fumata bianca è arrivata: il governo Draghi ha deciso in questi minuti le nuove misure restrittive da applicare probabilmente dal prossimo weekend. La riunione a Palazzo Chigi a cui hanno partecipato i capidelegazione della maggioranza, ministri, esperti e lo stesso presidente del Consiglio, è terminata poco fa. Quello che sappiamo con certezza, però, è che domani alle 14:30 è in programma una conferenza stampa in cui verranno illustrate ai cittadini tutte le novità sulle misure anticovid e non solo, perché il ministro Speranza commenterà anche l'andamento del piano di vaccinazione. La ministra Gelmini ha convocato un incontro con la Conferenza delle Regioni per domani mattina alle 10, quando annuncerà ai presidenti le nuove misure. Si va verso una stretta, questo è chiaro, ma non si sa ancora quali saranno le novità e quanto saranno incisive. Il Comitato tecnico scientifico chiede di chiudere il più possibile, bisognerà capire come Draghi riuscirà a conciliare le idee degli esperti e quelle della sua eterogenea maggioranza politica. Domani ci dovrebbe essere una nuova riunione della cabina di regia. Per venerdì, però, è previsto un Consiglio dei ministri per prendere la decisione finale.
La stretta potrà essere più o meno decisa a seconda delle misure che il governo sceglierà di mettere in campo: in queste ore si parla di weekend in zona rossa su tutto il territorio nazionale e a prescindere dal colore della Regione per fermare le persone che tendono ad uscire di più nel fine settimana, ma si discute anche di far scattare automaticamente la zona rossa in quei territori che superano l'incidenza settimanale di 250 casi di Covid-19 ogni 100mila abitanti. Si ipotizza anche un blocco degli spostamenti in zona gialla, per limitare la circolazione del virus.
Bisognerà aspettare il primo pomeriggio di domani per sapere con certezza cosa accadrà nei prossimi giorni, ma il Cts è stato chiaro: bisogna intervenire ora o si rischia una terza ondata con conseguenze sanitarie disastrose. Tra le varianti e la Pasqua all'orizzonte, l'idea dovrebbe essere quella di tornare alle misure che hanno caratterizzato le vacanze di Natale, con festivi e prefestivi in zona rossa per tutti. Dunque nuove chiusure per bar e ristoranti, che però continuerebbero a lavorare con l'asporto e le consegne a domicilio, ma soprattutto l'ambizione di riaprire cinema e teatri il 27 marzo sembra sempre più un sogno irrealizzabile. Gli esperti sono chiari: siamo alle porte della terza ondata, come andrà dipenderà dalle contromisure che prenderemo ora.