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Dpcm di dicembre: coprifuoco alle 22 anche a Natale e Capodanno, no a tavolate e festeggiamenti

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, conferma che per il 24 e il 31 dicembre dovrebbe restare in vigore il coprifuoco a partire dalle 22, per evitare festeggiamenti eccessivi ed assembramenti. Il dpcm contenente le regole per il Natale, che entrerà in vigore dal 4 dicembre, dovrebbe contenere anche una stretta agli spostamenti tra Regioni. Andiamo a vedere quali potrebbero essere le regole per le festività natalizie.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il governo prosegue il confronto, al suo interno e con le Regioni, per limare il prossimo dpcm, che entrerà in vigore il 4 dicembre e dovrebbe contenere le regole per il Natale. Quasi certa la conferma del coprifuoco alle 22, anche il 24 e il 31 dicembre, con l’obiettivo di evitare tavolate e festeggiamenti in casa. Divieto anche per gli spostamenti tra Regioni, seppur con qualche eccezione allo studio. A confermare alcune delle misure di cui si parla da giorniè il ministro della Salute, Roberto Speranza, che è intervenuto a  Live non è la D’Urso: “Non sarà un Natale come tutti gli altri, dobbiamo dire parole di verità”.

Speranza conferma il coprifuoco dalle 22 alle 6 anche per Natale e Capodanno: “Penso proprio di sì. È una norma già vigente e penso che vada confermata ancora. È una delle norme che ci ha consentito in queste settimane di iniziare quel percorso graduale e faticoso che ci consentirà di piegare la curva. Quindi penso proprio di sì”. Sulla messa di Natale, poi, il ministro della Salute conferma che dovrebbe essere anticipata: "È chiaro che se c’è un coprifuoco penso che vada rispettato per tutti. Se c’è un coprifuoco c’è un coprifuoco”.

Dpcm dicembre, divieto di spostamento tra Regioni

L’ipotesi del governo è che tutta l’Italia sarà zona gialla entro il Natale. Ma anche nelle Regioni in area gialla ci sarà un divieto di spostamento. Possibile che ci sia qualche deroga, come nel caso del ritorno alla residenza e la possibilità di trascorre le feste con i propri familiari in altre città, ma solamente se si tratta di parenti malati o genitori anziani soli. Possibile un’eccezione anche per gli studenti fuori sede. Per qualsiasi spostamento, comunque, servirà l’autocertificazione. Consentiti gli spostamenti nelle seconde case solo se nella stessa Regione.

Coprifuoco alle 22, negozi aperti fino alle 21

Il coprifuoco dovrebbe quindi restare in tutta Italia a partire dalle 22, arrivando probabilmente fino alle 6 (attualmente è fino alle 5). Probabile anche l’anticipo delle messe di Natale. Si pensa a un limite per il numero di persone che si possono ospitare nella propria abitazione, con un massimo che potrebbe essere di sei. Si tratterà, però, solo di una raccomandazione e non di un obbligo. I negozi chiuderanno alle 21 per consentire lo shopping evitando affollamenti. Bar e ristoranti continueranno a chiudere alle 18 e non apriranno per le giornate di Natale e Santo Stefano.

Dpcm Natale, le date per il rientro a scuola

Ancora da decidere la linea da tenere sulla scuola. Al momento l’ipotesi più probabile è quella di un ritorno in classe rinviato al 7 gennaio, dopo le festività natalizie. Ma parte del governo spinge per una riapertura graduale già a dicembre, magari a partire dal 14. Ricordiamo che al momento è prevista la didattica a distanza per le scuole superiori in tutta Italia e anche per seconda e terza media nelle regioni rosse.

Le raccomandazioni dell’Ue per Natale

Anche l’Ue, attraverso la Commissione europea, sembra volersi muovere per il Natale, chiedendo di mettere in campo alcune raccomandazioni per evitare la terza ondata. Il provvedimento dovrebbe arrivare mercoledì e conterrà dei consigli – non vincolanti – ai governo per affrontare il Natale e il Capodanno. L’Ue punta a evitare eventi di massa, con regole anche per gli incontri in casa, partendo da un limite di persone da invitare e sempre con l’uso della mascherina. La Commissione chiederà di applicare il coprifuoco notturno per evitare festeggiamenti. Per quanto riguarda le cerimonie religiose si punta a evitare grandi eventi, da sostituire con celebrazioni online o in tv. Verranno proibiti i canti e anche in chiesa l’uso delle mascherine sarà obbligatorio.

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