Cosa si può fare senza green pass dal 15 ottobre: ecco dove non è obbligatorio
Dal 15 ottobre scatta l'obbligo del green pass anche sul posto di lavoro, che va ad aggiungersi alla lunga lista di attività per cui è prevista la certificazione verde. Con il decreto legge di quasi un mese fa, il governo ha deciso di estendere l'obbligo anche a tutto l'ambiente lavorativo, sia pubblico che privato, con delle linee guida sull'applicazione dei controlli. Nonostante il green pass sia obbligatorio per molte attività e per i trasporti a lunga percorrenza, come stabilito nei decreti precedenti, ci sono ancora delle situazioni e dei luoghi dove si può andare senza. Vediamo quali sono.
Dove non è obbligatorio il green pass dal 15 ottobre
Nonostante il governo abbia deciso di allargare ulteriormente, mese dopo mese, i luoghi in cui il green pass è obbligatorio, ci sono ancora diverse attività per cui la certificazione verde non è richiesta. Si tratta ovviamente dei servizi essenziali, oltre alle situazioni in cui non si crea assembramento:
- mezzi pubblici
- consumazione al bancone del bar (anche al chiuso)
- supermercati
- farmacie
- negozi
- centri commerciali
- alberghi
- sport all'aperto
- piscine all'aperto
- studenti nelle scuole
Chi può non avere il green pass in Italia
Il green pass in Italia è obbligatorio per gran parte della popolazione per svolgere tutta una serie di attività, che vanno dal sedersi al tavolo al ristorante all'ingresso all'università. Ci sono, però, alcune categorie che possono essere esentate. Tra questi ci sono tutti coloro che non possono ricevere il vaccino per motivi di salute. Si tratta di persone che hanno un particolare stato di salute e possono essere esentate per queste ragioni dal medico o eventualmente dal pediatra. L'esenzione è sostanzialmente valida come green pass. Inoltre il vaccino non è ancora disponibile per gli under 12, motivo per cui anche loro sono esentati dall'obbligo del green pass, perché di fatto non sono vaccinabili.