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D’ora in poi i sindaci dei piccoli comuni potranno essere eletti per tre mandati consecutivi

Tre mandati consecutivi. Questo è il nuovo limite per i sindaci italiani eletti nei piccoli comuni, secondo la legge approvata definitivamente dal Senato.
A cura di Giacomo Andreoli
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Tre mandati consecutivi. Questo è il nuovo limite per i sindaci italiani eletti nei piccoli comuni, secondo la legge approvata definitivamente dal Senato, dopo l'ok della Camera arrivato lo scorso novembre. A Palazzo Madama i "sì" sono stati 190 e nessun contrario, ma 23 gli astenuti. Il testo, oltre ai mandati, riguarda il controllo di gestione e la non conferibilità degli incarichi. Si introducono così modifiche al testo unico sull'ordinamento degli enti locali del decreto legislativo 267/2000.

I sindaci con meno di 5000 abitanti potranno essere eletti tre volte e non potranno essere affidati incarichi di vertice negli enti di diritto privato in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione.

Quanto al controllo di gestione la legge esclude i piccoli comuni dalla procedura per verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati. Quest'ultima, tramite l’analisi delle risorse acquisite e della comparazione tra costi e quantità e qualità dei servizi offerti, prevede anche la verifica della funzionalità dell’organizzazione dell’ente, l’efficacia, l’efficienza ed l'economicità nella realizzazione degli obiettivi. Era stato l'Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani, a mettere in evidenza la necessità di differenziare gli adempimenti a carico dei piccoli comuni, spesso alle prese con carenze di personale o con personale non formato.

Il provvedimento ha goduto di un ampio consenso politico e si pone come parte di una più ampia riforma del Testo unico degli enti locali, attesa sul tavolo del Consiglio dei ministri. Questa dovrebbe consistere in una delega, da esercitare entro nove mesi, in cui si chiederà all'esecutivo di disegnare nuovi parametri in grado di prevenire dissesti e squilibri strutturali dei comuni.

Si interverrà poi probabilmente con norme che separino le responsabilità politiche dei sindaci da quelle gestionali dei dirigenti. Potrebbe poi essere cancellata l'indennità di fine mandato per chi rimane in carica meno di 30 mesi. Si discute ancora, invece, se prevedere il terzo mandato per i primi cittadini dei Comuni fino a 15mila abitanti. Quest'ultimi potrebbero non entrare in Parlamento (abbassando l'attuale soglia, posta a 20mila abitanti).

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