Doppi incarichi: spunta la norma “salva De Luca”
Non accennano a placarsi le polemiche per la presentazione di un emendamento al decreto del fare, a firma del parlamentare del Popolo della Libertà Ignazio Abrignani, che interviene sull'incompatibilità fra i ruoli di Governo e quello di Sindaco. Si tratta di una modifica che permetterà (tra le altre cose) ai Sindaci che hanno incarichi nella squadra di Governo di Enrico Letta (il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, in particolare) di conservare la doppia poltrona, dal momento in cui si garantisce il completamento del mandato per coloro che sono stati eletti prima della legge Tremonti del 2011 (che appunto sanciva l'incompatibilità delle cariche).
Il testo, firmato anche dalla vendoliana Martina Nardi e dal democratico Nico Stumpo, recita: "Ai fini del contenimento della spesa pubblica per lo svolgimento di consultazioni elettorali locali la norma di cui all'articolo 13, comma 3, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, deve essere intesa nel senso che la causa di incompatibilità ivi prevista si applichi solo rispetto alle cariche pubbliche elettive di natura monocratica relative ad organi di governo di enti pubblici territoriali con popolazione superiore a 5000 abitanti le cui elezioni si siano tenute successivamente alla data di entrata in vigore del decreto".
La cosa singolare è che le polemiche, mai come stavolta, sono davvero bipartisan. E, accanto ai parlamentari del Movimento 5 Stelle che annunciano battaglia in Aula, sono tante le voci critiche all'interno del Popolo della Libertà (con l'attenzione puntata proprio sul merito della questione De Luca) e del Partito Democratico. In effetti, a non convincere è la giustificazione ufficiale del provvedimento: quel contenimento dei costi che garantirebbe un risparmio davvero minimo alle casse dello Stato.
