Dopo l’inchiesta di Fanpage ‘La Cattiva Scuola’ il M5s attacca Valditara: “Venga in Aula, sistema marcio”
Anche il M5s, dopo Alleanza Verdi Sinistra, ha chiesto chiarimenti a Valditara sull'inchiesta di Fanpage.it ‘La Cattiva Scuola', che denuncia il mercato nero dei titoli degli insegnanti, certificazioni di lingua o informatiche ottenute con esami truccati e pagati centinaia di euro dagli aspiranti docenti.
Come racconta l'inchiesta di Fanpage.it, chi se lo può permettere scala le graduatorie, acquisendo punteggi attraverso certificazioni vendute da enti di formazione, sindacati e associazioni. Un business che è stato scovato da una nostra giornalista del team Backstair, che si è finta un'aspirante insegnante, intenta a procacciarsi i titoli necessari per ottenere una cattedra, attraverso le graduatorie provinciali per le supplenze (Gps), uno dei due canali – l'altro è vincere un concorso pubblico a cattedra – attraverso cui si può lavorare a scuola come insegnante. È un sistema rodato: chi ha i soldi per comprare i titoli, che equivalgono a punteggi utili per avanzare in graduatoria, riesce magari a superare chi magari ha studiato per anni, e meriterebbe quindi l'ambito posto da insegnante a scuola.
M5s presenta un'interrogazione parlamentare a Valditara
Il M5s, attraverso il capogruppo dei pentastellati in Commissione Cultura del Senato, Luca Pirondini, pretende ora chiarimenti dal titolare di Viale Trastevere: "L'inchiesta di Fanpage.it "La Cattiva Scuola", trasmessa a PiazzaPulita, ha scoperchiato un sistema marcio e inaccettabile: un mercato nero dei titoli scolastici, dove la preparazione e il merito vengono calpestati senza vergogna. Esami farsa, con risposte già pronte, date e sedi falsificate e persino candidati che si prestano a sostenere gli esami per conto di altri. Un vero e proprio scandalo che getta un'ombra inquietante sull'intero sistema educativo", si legge in una nota firmata da Pirondini.
"Il quadro emerso è desolante: chi dovrebbe garantire l'accesso alla docenza con serietà e rigore – aggiunge – ha trasformato un percorso formativo in una compravendita di titoli, che mortifica chi ogni giorno studia, si sacrifica e sogna di insegnare con competenza e passione. Ma non basta scandalizzarsi: è ora di agire. Il ministro dell'Istruzione (e del merito?) Giuseppe Valditara non può più limitarsi alle solite dichiarazioni di facciata".
"Non basterà annunciare controlli di routine che tutti dimenticheranno nel giro di pochi mesi, lasciando il tempo al sistema corrotto di riorganizzarsi. Serve un intervento immediato e radicale: presenteremo una interrogazione chiedendo a Giuseppe Valditara di venire in Parlamento a spiegare esattamente quali iniziative intenda prendere per arginare questa vergogna", avverte il parlamentare.
"Non possiamo più tollerare vuoti proclami o tentativi di insabbiare lo scandalo. È necessaria una riforma profonda, che premi finalmente il merito e restituisca dignità a chi aspira a diventare docente con impegno e competenza. Non ci sono alternative: il futuro della scuola, degli studenti e della società passa attraverso l'onestà e la qualità del nostro sistema educativo. Chi oggi tace, domani sarà complice di questa deriva", conclude.