Dopo le isole Covid free, arrivano le montagne Covid free
Tra mare e montagna è battaglia a colpi di vaccino. Il tutti contro tutti che si è consumato tra i presidenti delle Regioni qualche settimana fa era sopito, ma non superato. La polemica è nata quando si è cominciato a parlare di isole Covid free, ovvero immunizzare l'intera popolazione delle isole più piccole in modo da renderle più attrattive prima possibile dal punto di vista turistico. Tanto che a parlarne (e rilanciare più volte l'idea) era stato lo stesso ministro del Turismo Garavaglia. I governatori si sono subito spaccati, a prescindere dal colore politico, tra chi era favorevole e chi era contrario. I presidenti del Nord hanno criticato duramente la proposta, sottolineando che così si sarebbe creato un vantaggio per la ricezione turistica delle zone marittime. I piccoli comuni isolani l'hanno appoggiata, spiegando come il loro problema non fosse tanto il turismo, quanto l'inadeguatezza delle strutture sanitarie locali, e che per questo avrebbero dovuto ricevere in via preferenziale il vaccino anticovid (anche in virtù della popolazione spesso molto limitata).
Il governo ha deciso di venire incontro alle richieste delle piccole isole, attirando la rabbia dei governatori del Nord. Tra questi c'è il piemontese Alberto Cirio, che già un mese fa lanciava l'idea delle Langhe Covid free in risposta alle isole. Oggi il Piemonte ha presentato il piano "Montagna Covid free", e a illustrarlo è stato lo stesso presidente di Regione: "Lo scopo è innanzitutto tutelare la salute dei piemontesi che vivono in montagna, ma vacciniamo chi è residente e chi lavora in montagna anche per dare un messaggio turistico". La deroga alla campagna di vaccinazione è arrivata dall'esecutivo con la stessa modalità di quella concessa alle isole: "Il governo ha deciso che le isole erano aree che meritavano di essere vaccinate prima perché era difficile raggiungere gli ospedali – ha spiegato Cirio – Noi come Piemonte abbiamo detto che come è difficile raggiungere Capri, è difficile raggiungere il Sestriere".
Poi la richiesta ufficiale al commissario all'emergenza, il generale Figliuolo, con un criterio: "I comuni montani distanti più di 25 minuti dall'ospedale più vicino e che superano i 700 metri di altitudine per la montagna e 500 metri per la collina sono aree con le stesse problematiche" delle piccole isole, "e quindi dobbiamo vaccinarle prima". L'autorizzazione di Figliuolo è arrivata il 5 maggio. "I comuni coinvolti sono circa 250 per circa 70mila persone – spiega ancora il presidente del Piemonte – Sarebbero 110mila ma 40mila hanno già ricevuto il vaccino". In ogni caso, per non rallentare la campagna di vaccinazione che è in corso in tutta la Regione, alla somministrazione degli abitanti della montagna verranno dedicate circa duemila dosi al giorno. L'obiettivo è vaccinarli tutti entro il 15 giugno, per "dire all'Italia e al mondo venite in vacanza in Piemonte perché troverete un luogo Covid free".