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Dopo le dimissioni di Monti lo spread sale oltre 350. Borsa in calo

I mercati reagiscono male all’addio del professore: sale il differenziale fra Bund tedeschi e Btp. Intanto prende corpo l’ipotesi Election Day a febbraio. Bersani: “Forse meglio se Monti resta fuori dalla contesa”.
A cura di Redazione
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Mercati in fibrillazione dopo la notizia di un piano anti-contagio per salvare Italia e Spagna. Male tutte le borse europee. E lo spread torna a volare.

Ore 18.15 – Cancellieri: Verso election day a fine febbraio –  "Nella penultima o nell'ultima domenica di febbraio (17 o 24 febbraio) si potrebbe votare per le politiche e per le regionali in Lombardia e Molise, mentre per il Lazio c'è una sentenza del Tar che per ora impone il voto il 3 e 4 febbraio", lo ha detto il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri ricordando che la data precisa dipenderà dal Presidente della Repubblica, e da quando scioglierà le Camere.

Ore 18.00 – Chiude in netta perdita Piazza Affari che a fine seduta fa registrare un -2,2% anche se in leggera ripresa rispetto a metà giornata. L'indice Ftse Mib resta il peggiore in Europa dove la gran parte delle Borse alla fine ha girato in positivo anche se poco sopra lo zero. Anche lo spread tra Btp e Bund resta stabile sopra i 350 punti e dopo aver toccato anche quota 360 si è stabilizzato a 352 punti base.

Ore 17.45 – Monti: "attenzione ai facili populismi". Il rischio populismo nella campagna elettorale esiste ha affermato il Premier ricordando però che gli italiani "sono maturi e non sono degli sciocchi" quindi non saranno tanto disposti a credere a chi fa facili promesse. Ad ogni modo Monti ha auspicato che durante la campagna elettorale nessuno "mistifichi le terapie attuate dal governo" nell'ultimo anno per snare i conti. Infine per quanto riguarda una sua eventuale designazione come Premier anche nella prossima legislatura Monti ha glissato: "Non sto considerando questa questione e in particolare in questa fase tutti i miei sforzi sono concentrati nel completamento del mio mandato".

Ore 17.30 – Monti: "Sulla reazione dei mercati non bisogna drammatizzare". Il governo è ancora in carica e lo sarà fino alle prossime elezioni, lo ricorda Mario Monti a chi gli chiede notizie sul suo futuro ma anche ai mercati finanziari che in queste ore stanno affossando titoli di stato e Borse. Da Oslo per l'assegnazione del Premio Nobel per la pace all'Unione Europea Monti cerca di rassicurare tutti spiegando che "Chiunque vinca le elezioni rispetterà gli impegni presi con l'Europa"

Ore 15.10 – Luca Zaia (Lega Nord): "andremo da soli alle politiche" – La Lega, fino a prova contraria, andrà da sola alle elezioni. A ribadirlo è il presidente del Veneto, Luca Zaia, interpellata sull'eventualità del riconsolidamento dell'asse Lega-PdL in vista delle politiche alle quali, come candidato del principale partito di centrodestra, correrà Silvio Berlusconi. "Non conosco le definizioni delle ultime ore tra il Cav e i dirigenti della Lega a proposito delle future alleanze. Sempre che ci siano state. Dico solo che la strada è molto impervia" sottolinea Zaia a proposito delle future strategie.

Ore 14.30 – Bersani: "Meglio se Monti si tira fuori dalle elezioni" – Il segretario del Pd, rispondendo a chi gli ha chiesto cosa ne pensasse di un impegno del premier alle prossime elezioni, risponde: "Ho sempre detto che Mario Monti deve essere ancora utile per il Paese, per questo sarebbe meglio che rimanesse fuori dalla contesa" ha detto a Piacenza, in un discorso trasmesso dalla tv. E sulla possibilità di voto per il 24 febbraio, ha aggiunto: "Nel mese di febbraio ci sono più possibilità".

Ore 13.30 – La Borsa di Milano è ancora in affanno e a metà giornata l'indice Ftse Mib fa segnare un -3,6% trascinando giù anche tutti i più importanti mercati finanziari europei. Anche lo spread tra Btp e Bund continua a viaggiare sui 360 punti base. Intanto a rispondere agli allarmi provenienti dall'Europa ci ha pensato il segretario del Pd Pierluigi Bersani. Il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni politiche rispondendo alle domande del Wall Street Journal ha rassicurato i mercati affermando che in caso di vittoria "Noi rispetteremo gli impegni presi con l'Unione europea e li faremo nostri".

Ore 12.00 – Lo spread continua la sua corsa verso il basso a 360 punti base, mentre Piazza Affari sprofonda letteralmente con l'indice Ftse Mib a -3,4%. La paura per l'instabilità politica italiana si sta diffondendo in tutta Europa. Il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, ha chiesto all'Italia di rispettare gli impegni presi in questo anno qualunque sia il prossimo Governo del Paese anche perché "non c'è alternativa" alle politiche di Monti per risanare i conti pubblici. Anche il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, ha mostrato preoccupazione per la situazione italiana affermando che "in Europa abbiamo bisogno di un'Italia forte e stabile".

Ore 10.55 – Non solo spread e mercati, il ritorno da protagonista di Berlusconi sulla scena politica italiana porta con sé tante conseguenze non solo per il Paese ma anche per le questioni private del Cavaliere. A ricordarcelo ad esempio è stata questa mattina il Pm di Milano Ilda Boccassini che in udienza per il caso Ruby commentando l'assenza dall'Aula della ragazza marocchina, ha affermato: "Conosco da molto tempo le strategie processuali della difesa, e dico che la dilatazione del tempo dei testimoni è una strategia processuale con cui Berlusconi vuole arrivare alla campagna elettorale". Pronta la risposta dell'avvocato Ghedini: "Siamo ormai all'aggressione, ciò è diffamatorio". Ad ogni modo Boccassini ha chiesto ai giudici di non citare più Ruby come testimone per accorciare i tempi e i giudici si sono riservati di decidere.

Impennata nello spread, il differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi, termometro della crisi economica del Belpaese: a mercati aperti la Borsa reagisce subito male all'annuncio di dimissioni del presidente del Consiglio Mario Monti, avvenuto per volontà del premier "a mercati chiusi" proprio per non innestare immediate speculazioni economiche. Tuttavia quest'accorgimento poco è servito, a quanto pare: stamane in apertura di Piazza Affari lo spread sale ancora e supera la soglia dei 350 punti (351) con un rendimento che arriva al 4,77%. L'indice Ftse Mib ha subito ceduto il 2% a 15.371 punti dopo l'annuncio delle dimissioni. Anche il Capo dello Stato Giorgio Napolitano si era detto in attesa di "vedere" cosa avrebbero fatto i mercati e come avrebbero reagito alla decisione di Monti. Napolitano parlerà fra otto giorni, quando cioè ci sarà l'annuale meeting di fine anno. Sul fronte internazionale apertura positiva, invece, per la borsa di Hong Kong. L'indice Hang Seng ha iniziato le contrattazioni odierne a 22377.56 punti, guadagnandone 186,39 rispetto alla chiusura precedente (+0,84%). Positiva anche Shanghai dove l'indice Composite ha iniziato a 2067.32 punti, con un + 0,27%.

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