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Dopo l’attacco di Lega e M5S, si dimette il presidente di Consob Mario Nava. Renzi attacca: “Cialtroni”

A 24 ore dalla richiesta di dimissioni avanzata dai capigruppo di Lega e Movimento 5 Stelle per potenziale conflitto di interessi, il presidente di Consob, Mario Nava, si è dimesso. Matteo Renzi attacca i partiti di maggioranza del governo: “Cialtroni, un danno enorme alla credibilità dell’Italia”.
A cura di Charlotte Matteini
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Mario Nava, presidente della Consob, la Commissione nazionale per le società e la Borsa, ha presentato in serata le proprie dimissioni, che sono state accettate dall'organismo che presiedeva. Le dimissioni di Nava arrivano il giorno successivo allo scontro con il Movimento 5 Stelle e la Lega. In una nota congiunta, i capo gruppo del Carroccio e dei 5stelle alla Camera e al Senato erano tornati a sollevare la questione della incompatibilità tra il distacco dagli uffici tecnici della Commissione europea e la guida di una Autorithy nazionale, come la Consob italiana, chiedendo a Nava di dimettersi per sensibilità istituzionale. A circa 24 ore dalla richiesta, Nava ha presentato le dimissioni. Il suo mandato è durato poco meno di 5 mesi.

"La questione legale della mia posizione amministrativa è stata decisa e validata da ben quattro istituzioni, Commissione europea, Presidenza del Consiglio, Presidenza della Repubblica e Corte dei Conti, e non necessita miei commenti ulteriori. La questione è quindi solo politica… La richiesta di dimissioni per “sensibilità istituzionale” da parte dei quattro capigruppo di Camera e Senato dei due partiti di maggioranza sono un segnale chiaro e inequivocabile di totale non gradimento politico. Il non gradimento politico limita l'azione della Consob in quanto la isola e non permette il raggiungimento degli obiettivi sopra ricordati", ha dichiarato Nava in una nota.

"Dopo la nota congiunta M5S-Lega, con la quale abbiamo chiesto le dimissioni del presidente della Consob Mario Nava, semplicemente distaccato dalla Commissione Ue e quindi a evidente rischio di conflitto di interessi, c'è una lobby molto interessata che si è già attiva per proteggerlo", si leggeva nella nota diffusa dagli onorevoli Laura Bottici ed Elio Lannutti, rispettivamente capogruppo e membro M5S della commissione Finanze del Senato, facendo riferimento alla posizione dell'Assonime, l'associazione tra le società per azioni, molte delle quali vigilate dalla Commissione.

Su Twitter, l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi attacca Lega e Movimento 5 Stelle per la polemica, addossando loro la colpa delle dimissioni di Nava: "Aver costretto alle dimissioni il Presidente della Consob Mario Nava, noto a tutti per la sua autorevolezza e indipendenza, farà un danno enorme alla credibilità dell’Italia non solo sui mercati. Il tempo sarà galantuomo ma questo è un governo di cialtroni". 

Con un post pubblicato su Facebook, il vicepremier Luigi Di Maio commenta la vicenda: "Finalmente arriva la presa d'atto da parte del presidente della Consob, Mario Nava, circa la sua incompatibilità tra il distacco dagli uffici tecnici della Commissione europea e la guida di una Autorithy nazionale come la Consob. Complimenti a chi nel Movimento 5 Stelle non ha mai mollato su questa battaglia", dice il ministro dello Sviluppo. "Adesso vi prometto che nomineremo un servitore dello stato e non della finanza internazionale. Volteremo pagina assicurando alla Consob un presidente che possa esercitare pienamente e liberamente il suo ruolo".

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