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Dopo la gaffe sulla “canna fatta bene”, Lollobrigida dice no alla Cannabis light “in ogni sua forma”

Il ministro Lollobrigida dice no alla Cannabis light: “Noi non consideriamo questa sostanza un elemento ricreativo in nessuna forma”. Ma un mese fa aveva fatto una gaffe, dichiarando: “Se te la devi fa’ na canna, fattela bene”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ribadisce la posizione del governo sulla cannabis light. "L'utilizzo non deve essere definito light: se è riferito all'uso di sostanze psicotrope a basso tasso di thc l'idea del governo resta la stessa. Se bisogna tutelare le altre produzioni che possono portare ad altri utilizzi della canapa, che non c'entrano con i cannabis shop o con l'induzione indiretta all'uso di sostanze stupefacenti allora se ne può parlare", ha detto a proposito dell'emendamento del governo sulla cannabis al Ddl sicurezza, che è stato accantonato.

"Noi non consideriamo questa sostanza un elemento ricreativo in nessuna forma". Neanche basso thc? "No", ha risposto seccamente. L'emendamento del governo puntava a equiparare la cannabis light a quella non light, ma è stato rinviato, così come il subemendamento della Lega che prevede il carcere e multe salate per chi utilizza "immagini o disegni, anche in forma stilizzata, che riproducano l'intera pianta di canapa o sue parti". All'avvio delle votazioni nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera, il presidente della commissione Giustizia, Ciro Maschio (Fdi), ha spiegato che essendo in corso una riflessione sul testo della Lega, è opportuno accantonare l'emendamento del governo e tutti i subemendamenti finché non ci saranno le "condizioni" per votarli. Anche l'approdo in Aula del ddl Sicurezza è rimandato: la data è il 5 agosto, e dunque l'approvazione del provvedimento non arriverà prima di settembre.

Non più di un mese fa il ministro Lollobrigida era stato protagonista di una gaffe. Intercettato da un giornalista de L’Aria che Tira aveva declina l’offerta di uno spinello a base di cannabis light. "Non punto a trasformare i nostri campi di grano, le nostre coltivazioni, in campi di cannabis light. Anzi, penso che possiamo sopravvivere anche senza". "Le è mai venuta voglia di provarla? Io ce l'ho qui", aveva replicato il giornalista porgendogli lo spinello a base di cannabis light. "No, se te la devi fa' na canna, fattela bene", aveva risposto Lollobrigida. In risposta a questa dichiarazione i Radicali Italiani gli avevano inviato un pacco con una lettera: "Ci permettiamo di regalarle una piantina di cannabis light: bassissimo livello di THC, niente stordimento e un settore che comprende 1500 attività, 13.000 posti di lavoro, un fatturato che supera i 150 milioni di euro".

"Ricordiamo ancora una volta che i migliori amici della criminalità sono i proibizionisti e che fin dai tempi del Duce la canapa rappresenta un'eccellenza italiana. Lasci stare le canne che, se non sono fatte bene, rischiano di produrre riforme confuse", recitava la lettera firmata da Filippo Blengino, tesoriere dei Radicali Italiani.

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