Dopo il taglio degli F35 lo Stato pensa di vendere anche la portaerei Garibaldi

Lo stato ha un bisogno estremo di recuperare risorse economiche da impiegare per la crescita e dunque deve mettere mano a quanti più tagli possibili alla spesa pubblica. Il Governo guidato da Matteo Renzi ha già promesso un corposo intervento in merito basato soprattutto sul cosiddetto piano Cottarelli sulla spending review che prevede tagli alla politica, ai trasporti, ma anche alle forze dell'ordine e alla Difesa. Come già annunciato, al primo posto della lista dei tagli alle Forze armate, anche per il loro valore simbolico, ci sono i caccia F-35, tagliati da 90 a 45 esemplari con un risparmio previsto di mezzo miliardo l’anno. Per arrivare all'obiettivo fissato di un risparmio di un miliardo e 100 milioni l’anno per i prossimi quindici anni però c'è bisogno di altri tagli, già allo studio dell'Esecutivo. Come rivela il Corriere della Sera una delle idee sul tavolo dei ministri competenti è quello di smantellare la ex ammiraglia della flotta navale italiana, la nave Garibaldi.

Quella che è stata la prima portaerei della nostra flotta è stata già sostituita nel suo compito dalla più moderna e potente portaerei Cavour ed è ora in fase di ammodernamento in cantiere. Un vero simbolo per la marina militare italiana che, però, è ormai in servizio da oltre trenta anni. Sempre secondo quanto rivela il Corsera, l'ipotesi più accreditata è quella di vendere la nave. Ovviamente lo scopo non è quello di fare cassa con la vendita, ma quello di risparmiare sui costi di manutenzione che una grande unità navale come la Garibaldi comporta. L'operazione rientrerebbe nei progetti di snellimento delle Forze armate con lo smantellamento di reparti e mezzi che hanno funzioni analoghe.