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Dopo gli “ululati razzisti” contro Soumahoro Csx chiede di visionare filmati della seduta alla Camera

Il deputato Soumahoro ha accusato la maggioranza di avergli rivolto in Aula insulti razzisti: “Non si può scimmiottare, ululare in quest’Aula, non si può continuare a vedere ciò che avviene negli stadi all’indirizzo di chi viene stigmatizzato in quanto diverso per il colore della pelle”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Ancora un breve scontro questa mattina alla Camera tra maggioranza e opposizione prima della ripresa dell'esame degli odg sul Dl Lavoro. Il deputato del Gruppo Misto e attivista Aboubakar Soumahoro ha chiesto espressamente che nel resoconto stenografico della seduta di ieri vengano riportati gli insulti razzisti che gli sono stati rivolti dai banchi della maggioranza, dopo un intervento nel corso dell'esame del decreto legge lavoro.

"Nel resoconto stenografico ci si limita a menzionare ‘commenti': è generico rispetto alla gravità di ciò che è successo", ha detto questa mattina Soumahoro. "Chiedo che ci sia non soltanto un riferimento ma una descrizione qualitativa, sostanziale, entrando nel merito di questi commenti. Non lo chiedo per me, ma per i nostri studenti e i nostri figli. Non si può scimmiottare, ululare in quest'Aula, non si può continuare a vedere ciò che avviene negli stadi all'indirizzo di chi viene stigmatizzato in quanto diverso per il colore della pelle. Sentire in quest'Aula le stesse urla, gli stessi atteggiamenti, penso che sia una violenza non alla mia persona ma alla nostra Carta costituzionale".

Già ieri sera, immediatamente dopo il suo intervento, Davide Faraone (Iv) aveva preso la parola per stigmatizzare questi comportamenti. "Tutte le volte che interviene il Parlamentare Soumahoro in aula, dai banchi della maggioranza, alcuni parlamentari, fanno partire cori da stadio, schiamazzi, ululati, simili a quelli che allo stadio vengono sanzionati come razzisti. Non è accettabile che il Parlamento, la casa della democrazia, possa accettare questi comportamenti".

Dopo le lamentele di Soumahoro, Roberto Giachetti, di Azione-Italia viva, ha chiesto quindi che l'Ufficio di presidenza utilizzi "i filmati interni che abbiamo, affinché sia verificabile se questo è effettivamente accaduto" e che gli eventuali responsabili vengano perseguiti.

Giachetti ha ottenuto l'appoggio di altri esponenti del centrosinistra, mentre esponenti del centrodestra, pur non opponendosi alla richiesta, hanno respinto le accuse, sostenendo che tutto può essere ricondotto alla normale dialettica parlamentare.

L'onorevole Laura Boldrini ha stigmatizzato gli "ululati provenienti dalla parte maggioranza, atteggiamento riservato a tutti coloro che esprimono un pensiero che non ha il loro compiacimento". Alla richiesta di una istruttoria, presentata da Soumahoro, si è unito il MoVimento 5 stelle, con Federico Cafiero de Raho: "È fortemente lesivo per il deputato essere superato dalle voci che provengono dai banchi della maggioranza, e che potrebbero essere anche lontanamente interpretate come una discriminazione razziale. Si riverbera poi sull'intero Paese se uno con la pelle di colore diverso si ritiene possa essere aggredito e insultato qui. Ciò che è accaduto ieri e di cui siamo stati tutti testimoni non deve accadere. Le sanzioni vanno applicate a chi viola i regolamenti e soprattutto i principi della nostra Costituzione". 

Per Sara Kelany (FdI) "occorrono accertamenti perché si sta getttando discredito" sulla maggioranza. "Se ci fossero atteggiamenti razzisti io per prima avrei chiesto il silenzio e severamente condannato". Serve fare chiarezza, ha detto, e in un'Aula "in cui la questione del colore della pelle non ci ha mai interessato o appassionato. Se un singolo si fosse macchiato di cosa così grave va sanzionato ma se questo non fosse accaduto, serve un provvedimento nei confronti di chi ha sollevato questo dubbio". Deborah Bergamini (FI) ha ricordato che era tra i presenti: "Non ho visto niente che facesse pensare da parte dei partiti di maggioranza a un intento di razzismo. Ieri di razzismo non ce ne è stato, ma una contestazione. Chi vuole vedere per forza il razzismo, lo va a vedere dove non c'è. Se non si è d'accordo con quello che uno dice, glielo si dice".

"Raccogliendo tutte le istanze pervenute – ha annunciato Sergio Costa, vicepresidente della Camera e presidente di turno dell'Assemblea – mi farò carico di riferire al presidente Fontana le richieste come pervenute e le eventuali determinazioni che saranno prese sul caso specifico". 

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