Dopo Fede, anche Confalonieri “avvisa” Silvio: “Renzi va lasciato lavorare”

Solo ieri vi raccontavamo del sorprendente smarcamento di Emilio Fede, che aveva dichiarato di essere “diventato renziano” a sua insaputa, spiegando che “su Silvio Berlusconi sta calando il sipario” e anticipando che potrebbe votare per l’attuale Presidente del Consiglio alle prossime elezioni politiche. Ora il Cavaliere deve incassare un altro “colpetto”, che questa volta arriva addirittura da Fedele Confalonieri, più che un fedelissimo, praticamente la sua ombra, il suo braccio operativo da decenni.

Intervistato da La Stampa, il Presidente di Mediaset, si lascia andare a considerazioni decisamente interessanti, che aprono a più di una suggestione (e che tra l'altro giungono a pochi giorni dall'avvio di una complicatissima partita sul disegno di legge di riforma della Costituzione, durante la quale i voti di Forza Italia potrebbero essere determinanti). Su Renzi, ad esempio, è chiaro: “Dico di farlo lavorare. Perché mi pare che qualcosa la stia facendo, ha iniziato un percorso: ora vediamo un po’ dove arriva”. E lo è altrettanto sull’ipotesi di una candidatura di Silvio Berlusconi alle prossime elezioni comunali di Milano: “Silvio candidato? Ma va… Un sindaco lavora 15 ore al giorno per 365 giorni l’anno. È un lavoro che ti impegna tantissimo e in una città così importante come Milano ancora di più. Certo, lui è uno stakanovista. Però, come le ho detto, il tempo passa per tutti”.

E di Berlusconi dice che resta “il capo di un partito politico importante”, che però non è il più rappresentativo del centrodestra, visto che come “dicono tutti i sondaggi ma anche i voti veri, è ormai la Lega Nord”. Certo, spiega Confalonieri, “l’esperienza è importante e Berlusconi ne ha più di chiunque altro”, ma ora la prospettiva di un Cavaliere “in procinto” di abbandonare la vita politica attiva è davvero molto concreta.