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Covid 19

Dopo casi Covid M5s il Senato resta aperto, Casellati assicura: “Nessuna intenzione di chiudere”

Dopo i due casi di positività al Covid tra i senatori del Movimento 5 Stelle, la presidente dell’Aula di Palazzo Madama assicura: “Il Senato è aperto e non ho nessuna intenzione di chiudere. Non l’ho fatto neppure nel periodo più acuto della pandemia e sarebbe assurdo che succedesse adesso”. Il collegio dei questori ha ricostruito gli ultimi accessi dei due senatori contagiati.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il Senato resta aperto e continua a lavorare. Ad assicurarlo, dopo i due casi positivi registrati tra i senatori del Movimento 5 Stelle, è la presidente dell’Aula di Palazzo Madama, Elisabetta Casellati: “Il Senato è aperto e non ho nessuna intenzione di chiudere. Non l’ho fatto neppure nel periodo più acuto della pandemia e sarebbe assurdo che succedesse adesso”. Casellati precisa: “Oggi ho sconvocato le commissioni esclusivamente per effettuare gli accertamenti imposti dai protocolli di sicurezza, ma domani tutto dovrebbe tornare alla normalità”. Difatti già domani si terrà la conferenza dei capigruppo, convocata per le 9.30.

Senatori M5s positivi, ricostruiti accessi al Senato

Per quanto riguarda i due senatori del Movimento 5 Stelle risultati positivi al Covid, Francesco Mollame e Marco Croatti, il collegio dei questori ha ricostruito gli ultimi accessi al palazzo e i possibili contatti. I questori comunicano che Mollame “non frequenta i locali del Senato” già dal 10 si settembre. Questa mattina, poi, è stata comunicata la notizia della positività di Croatti, “il quale ha avuto l’ultimo accesso agli stessi locali il giorno 24 settembre”. I questori sottolineano che è stata “effettuata immediatamente la mappatura dei ‘contatti stretti' in Senato dichiarati dal medesimo senatore Croatti e si sono svolte le verifiche mediche previste dalla normativa vigente. Come sempre, i locali delle commissioni e dell'Assemblea sono già stati sanificati”.

Senato, M5s propone il voto a distanza

Dal Movimento 5 Stelle arriva intanto una proposta per puntare maggiormente sul voto a distanza. Ad avanzarla è la senatrice Elena Botto: “La positività al Covid-19 di due colleghi del Senato ai quali auguro una pronta guarigione, rende oggi più che mai urgente la questione del voto a distanza. In un momento così importante per il Paese, dove il fattore tempo è certamente centrale, non possiamo certo pensare di bloccare i lavori dell'Aula. Il rischio è che si rallenti o, peggio, si paralizzi il sistema parlamentare. In merito, avevo depositato una proposta di modifica del regolamento per il voto online”.

Botto illustra la sua proposta: “Nel caso di urgenze indifferibili ed eccezionali, previo parere unanime della Giunta per il Regolamento, ho proposto che il presidente del Senato consenta l'espressione del singolo voto a distanza con il sistema telematico, sia nelle commissioni permanenti che in Assemblea, con modalità idonee a garantirne la libertà e l'identità di ogni singolo Senatore. Auspico dunque si accolga la proposta di modifica per permettere il voto a distanza in caso di: dichiarazione dello stato di emergenza nazionale ovvero in caso di un pericolo imminente che minaccia il Paese; di gravidanza, maternità, paternità o malattia grave che impediscano lo svolgimento della funzione parlamentare, e tenuto conto delle circostanze particolari che lo giustificano; o di forza maggiore, qualora eventi di eccezionale gravità minaccino in maniera immediata il regolare svolgimento dei lavori dell'Assemblea e delle commissioni”.

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