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Domani Silvio Berlusconi parlerà alla Camera. Venerdì il voto di fiducia

Il Presidente del Consiglio terrà un discorso sui punti programmatici del governo, poi venerdì sarà votata la fiducia. Poco fa si è concluso l’incontro Napolitano-Fini.
A cura di Alfonso Biondi
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Il Presidente del Consiglio terrà un discorso sui punti programmatici del governo, poi venerdì sarà votata la fiducia. Poco fa si  concluso l'incontro Napolitano-Fini.

Domani il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi parlerà all'aula di Montecitorio, venerdì, invece, sarà votata la fiducia. Il Cavaliere non ci sta ad abbandonare il timone della nave e- nel vertice odierno a Palazzo Grazioli cui, oltre ai suoi uomini, hanno partecipato Lega e Responsabili- lo ribadito chiaramente. "Far cadere il governo nel mezzo di questa crisi economica sarebbe da irresponsabili" va ripetendo. Il discorso di domani dovrebbe basarsi su pochi punti programmatici che indichino per l'ennesima volta cosa vuol fare questo governo. "Abbiamo i numeri, li sbugiarderemo tutti" ha detto Berlusconi ai suoi. Solita sicurezza, solita semplicità.

E' però innegabile che la mancata approvazione del Rendiconto dello Stato per l’anno 2010 sia una bella batosta per la compagine governativa. Questa mattina, in una nota ufficiale, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso profonda preoccupazione per quanto accaduto ieri, parlando chiaramente di "interrogativi e preoccupazioni i cui riflessi istituzionali non possono sfuggire” e chiedendosi se il governo Berlusconi sia davvero in grado di continuare ad operare. Nel pomeriggio, dopo aver incontrato il Presidente della Camera Gianfranco Fini, il Capo dello Stato ha sottolineato che è compito di "Berlusconi indicare alla Camera nell'annunciato intervento di domani la soluzione che possa correttamente condurre alla dovuta approvazione da parte del parlamento del rendiconto e dell'assestamento".

La dura presa di posizione del Capo dello Stato, unita alle tensioni interne che stanno lacerando la maggioranza- come l'ipotesi di un nuovo condono o i malumori di Claudio Scajola e Beppe Pisanu– continua a mettere pressione al dominus Silvio. E l'opposizione ha capito che forse i tempi per un'uscita di scena del governo sono davvero maturi. Oggi, per dare un segnale forte, Dario Fransceschini ha dato ordine ai suoi di disertare i lavori delle commissioni alla Camera. Il Pd assieme all'Idv e all'Udc sta addirittura pensando di non presentarsi domani in aula per il discorso di Berlusconi. Una sorta di Aventino per mettere altra pressione a un governo sempre più in difficoltà.

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