Domani il Cts si riunisce per valutare nuove misure: super zona rossa e tutte le ipotesi sul tavolo
Domani, martedì 9 marzo, il Comitato tecnico scientifico si riunirà per valutare se inasprire le misure anti contagio a fronte di un peggioramento della situazione epidemiologica causato dalla diffusione delle varianti. Le ipotesi sul tavolo sono diverse: c'è chi parla di un lockdown nazionale di alcune settimane (in cui parallelamente rafforzare la campagna vaccinale in modo da immunizzare la popolazione per la riapertura, chi di una stretta nei weekend. Ma anche una zona rossa rafforzata con regole più rigide o criteri più severi per far scattare le chiusure.
Insomma, le possibilità sono diverse e bisognerà aspettare che gli esperti si esprimano ufficialmente per capire la direzione che intende prendere il governo nella lotta al virus. Una delle ipotesi considerate è appunto quella di creare una super zona rossa in tutto il Paese (ad eccezione, magari, di quelle zone come la Sardegna dove i contagi sono pochissimi) per alcune settimane, in modo da permettere l'accelerazione della campagna vaccinale.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, però è stato chiaro: l'impatto della varianti farà crescere di nuovo la curva dei contagi e già dal prossimo fine settimana la mappa dell'Italia potrebbe essere sempre più rossa. Quello che ha sottolineato Speranza è che la struttura di restrizioni e divieti è sempre fatta su misura guardando alla curva dei contagi. Se questa si impenna, sicuramente andranno rafforzate anche le regole anti-contagio: "Le misure dobbiamo adeguarle all'andamento della curva epidemiologica. Sulle varianti gli studi sono in corso, la scienza non ha soluzione immediata o la bacchetta magica. Sta analizzando la questione, anche di variante brasiliana, sudafricana e ulteriori. La certezza è che sono presenti e rappresentano una nuova sfida", ha aggiunto.
Che potessero esserci delle novità all'orizzonte era trapelato anche dalle parole pronunciate oggi in un video-messaggio dal presidente del Consiglio, Mario Draghi: "Siamo solo all'inizio, il nostro compito è quello di salvaguardare con ogni mezzo la vita degli italiani e permettere al più presto un ritorno alla normalità. Ogni vita conta, non bisogna perdere un attimo. Dobbiamo compiere scelte meditate, ma rapide. Non voglio promettere nulla che non sia realizzabile, le vostre preoccupazioni sono le mie", aveva detto.