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Docente di italiano per stranieri in classe dal 2025: cosa dice la novità nel decreto Scuola

Ok dell’Aula della Camera alla questione di fiducia posta dal governo ieri sul dl Sport-Scuola, che contiene alcune novità sulla scuola. Tra queste l’introduzione di un nuovo docente, dal 2025/2026, per aiutare gli alunni stranieri nell’apprendimento della lingua italiana. Il nuovo docente è previsto per le classi costituite da almeno il 20% di studenti stranieri, che si iscrivono per la prima volta al Sistema nazionale di istruzione.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'Aula della Camera ha dato oggi il via libera alla fiducia chiesta dal governo sul decreto Sport-Scuola, cioè il disegno di legge di conversione del decreto recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca. I voti favorevoli sono stati 185, 109 i contrari. Il provvedimento si appresta a ottenere il primo via libera per poi passare all'esame del Senato, dove va convertito entro il 30 luglio.

Tra le novità del decreto, all'articolo 11, dal titolo ‘Misure per l'integrazione scolastica degli alunni stranieri', si fa riferimento a una nuova figura, già annunciata dal ministro Valditara: un docente di italiano dedicato all'insegnamento della lingua italiana per i ragazzi stranieri, per facilitare il lavoro della classe. Questo docente affiancherà le classi in cui almeno il 20% degli studenti ha carenze in italiano. Il sostegno sarà riservato a coloro che si iscrivono per la prima volta al Sistema nazionale di istruzione e che non sono ancora in possesso delle competenze linguistiche di base della lingua italiana.

Il primo step sarà verificare le competenze linguistiche degli alunni, anche con il supporto dei CPIA (Centri provinciali per l'istruzione degli adulti), poi possono partire i corsi. Il compito del docente sarà quello di dare supporto agli altri insegnanti, affiancando il lavoro della classe con lezioni di potenziamento.

Cosa dice la norma del dl Scuola sul docente di italiano per stranieri

Si legge nel testo: "Con decreto annuale del Ministro e nei limiti delle risorse di organico disponibili a livello nazionale, può essere disposta l’assegnazione di un docente dedicato all’insegnamento dell’italiano per stranieri per le classi aventi un numero di studenti stranieri, che si iscrivono per la prima volta al sistema nazionale di istruzione ovvero che non sono in possesso di competenze linguistiche di base nella lingua italiana almeno pari al livello A2 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER), pari o superiore al 20 per cento degli studenti della classe. L'assegnazione dei docenti è a partire dal 2025/2026."

E sempre nello stesso articolo, si specifica che "dall'anno scolastico 2024/2025, le istituzioni scolastiche promuovono attività di potenziamento didattico in orario extracurricolare a valere sulle risorse di cui al Programma nazionale ‘PN Scuola e competenze 2021-2027′". Anche in questo caso la percentuale di studenti stranieri deve essere pari o superiore al 20 per cento degli studenti della classe.

Le altre norme del decreto Scuola-Sport

Nella parte relativa alla scuola ci sono alcune misure per il potenziamento dei percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. Viene previsto anche che al fine di agevolare la continuità didattica, nel caso di richiesta da parte della famiglia, un docente con abilitazione per l'insegnamento agli alunni con disabilità possa essere confermato con priorità nel posto di sostegno.

Tra le novità in materia di sport anche le norme sulle Olimpiadi invernali: si attribuisce all'amministratore delegato della Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.a. funzioni di commissario straordinario per la realizzazione di alcune opere complementari in ambito sportivo.

Il testo contiene, tra l'altro, la misura sul calcio per dare un peso maggiore alla Lega di Serie A, prevista in un emendamento, poi riformulato, dell'azzurro Giorgio Mulè. Prevede che "le leghe sportive professionistiche hanno diritto a un'equa rappresentanza negli organi direttivi delle federazioni sportive nazionali di riferimento, che tenga conto anche del contributo economico apportato al relativo sistema sportivo".

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