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Dl Genova, Di Maio: “Dissenso non preoccupa, Nugnes e De Falco sotto procedura dei probiviri”

Luigi Di Maio ha commentato così il voto dei dissidenti: “Il fatto che due senatori del M5S, uno si sia astenuto e uno abbia votato con Fi, è gravissimo: questo non è un caso isolato, sono diverse settimane che ci arrivano segnali di dissenso da parte di senatori che hanno firmato impegni con il M5S e che devono portare avanti il contratto di governo”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Il fatto che due senatori del M5S, uno si sia astenuto e uno abbia votato con Fi, è gravissimo: questo non è un caso isolato, sono diverse settimane che ci arrivano segnali di dissenso da parte di senatori che hanno firmato impegni con il M5S e che devono portare avanti il contratto di governo. De Falco e Nugnes sono già sotto procedura dei probiviri". Lo ha detto Luigi Di Maio al termine del Cdm che ha messo a punto la risposta all'Ue sulla manovra, commentando i voti dei dissidenti al Senato sul decreto Genova e il condono di Ischia.

Poi ha aggiunto: "Non è una cosa che mi preoccupa: il decreto sono sicuro che sarà approvato dal Senato della Repubblica in ultima lettura e non ci saranno altre letture. Porteremo a casa il decreto emergenze che ha dentro Genova, i terremotati i Ischia, di Amatrice e tanti altri provvedimenti utili agli italiani". Il leader del Movimento ha ricordato che "questo è periodo di restituzione di tagli di stipendio e mi auguro che tutti vogliano restituire i loro stipendi agli alluvionati perché questo è un periodo importante: stiamo per tagliare due milioni di euro degli stipendi dei parlamentari". 

Il capogruppo del Movimento cinque stelle al Senato Stefano Patuanelli parla dell'ipotesi che il Movimento prenda provvedimenti nei confronti di Nugnes e De Falco: "Lo valuteremo nei prossimi giorni". Sull'approvazione dell'emendamento, Patuanelli che è anche uno dei relatori del dl Genova ha detto: "È accaduto un fatto molto grave. I genovesi non possono aspettare gli importanti interventi che stiamo mettendo in campo e rimandare il dl alla Camera può significare la sua decadenza per questione di tempi di approvazione". 

Luigi Di Maio ha poi riunito a Palazzo Chigi i ministri e i capigruppo del Movimento 5 stelle. L'incontro si è reso necessario appunto dopo il voto in Senato degli "ortodossi", con cui è stata battuta la maggioranza Lega-M5S. Secondo fonti del M5S si tratterebbe solo di uno degli usuali incontri del martedì sera dei vertici pentastellati.

A stretto giro è arrivato il commento della senatrice Paola Nugnes"Non ho paura di niente, perché quando si è nel giusto non si può avere paura. Stiamo solo cercando di far lavorare il Parlamento però è difficilissimo. In realtà non mi sono astenuta, non ho partecipato al voto perché ho chiesto al governo di trasformare l'emendamento in un ordine del giorno e il governo ha accolto la mia richiesta. Per me conta l'impegno del governo". Nessun commento è arrivato invece da parte del senatore De Falco.

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