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Dl Casa, manca per tre volte il numero legale: governo pone la fiducia

Il governo pone la questione di fiducia sul dl Casa dopo che per tre volte era mancato il numero legale: le dichiarazioni di voto sulla fiducia avranno inizio lunedì pomeriggio.
A cura di S. P.
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Il governo ha posto alla Camera la fiducia sul decreto legge sull’emergenza abitativa. Ad annunciarlo nell’Aula della Camera è stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi in seguito a una giornata di caos a Montecitorio. Il decreto era in scadenza il prossimo 27 maggio. Il voto è previsto per lunedì pomeriggio e quello finale per martedì 20. L’accordo tra opposizione e maggioranza è stato raggiunto nella Conferenza dei Capigruppo, con il reciproco impegno a ritirare gli iscritti a parlare e la richiesta a votare la sospensione della discussione generale, sulla quale si era creata l’impasse per la mancanza del numero legale che impediva all’esecutivo di porre la fiducia. Il governo ha posto la fiducia sul Dl Casa in base al “testo uscito dalla commissione, identico a quello già approvato dal Senato”, ha precisato il ministro Boschi. La conferenza dei capigruppo ha quindi deciso che la pausa elettorale nei lavori della Camera avrà inizio da mercoledì prossimo. Alla Camera per tre volte è mancato il numero legale nella votazione per fermare la discussione generale, così come richiesto dal Pd: la prima volta erano mancati 7 voti e la seduta è stata sospesa.

Alla ripresa, poco dopo le 17, alla maggioranza era andata peggio, con il numero legale mancato per 17 deputati. Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio aveva dunque aggiornato la votazione alle 18,10. Ma il numero legale non era stato raggiunto nemmeno la terza volta per 10 voti. I deputati del Movimento 5 Stelle tra le tre votazioni hanno abbandonato in massa l’aula della Camera così da non “aiutare” la maggioranza a trovare il numero legale. “Molti di noi avevano iniziative sul territorio. A tutti è costato non parteciparvi. Quei colleghi che invece son rientrati a casa infischiandosene, hanno sottovalutato le conseguenze della loro scelta e hanno creato un grave danno all'immagine dell'intero gruppo parlamentare”, così il deputato Pd Dario Ginefra ha commentato le tre votazioni andate a vuoto nel pomeriggio.

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