Divorzio in un solo giorno, c’è l’ok della Cassazione: come funziona
Separarsi e divorziare con un unico procedimento, ora è possibile. Ok al ricorso congiunto per separazione e divorzio con un unico atto. Il meccanismo si potrà applicare anche alle procedure consensuali. Lo ha deciso la Cassazione a Sezioni Unite con la sentenza numero 28727 su una questione sollevata dal tribunale di Treviso. In questo modo le coppie sposate potranno avviare lo scioglimento del matrimonio insieme, nello stesso momento, presentando una domanda cumulativa e congiunta per separazione e divorzio.
Fino ad oggi le due persone che volevano divorziare dovevano firmare davanti a un avvocato un accordo per la separazione e a quel punto dovevano aspettare un periodo di sei mesi, per poi tornare dall'avvocato. Quindi dovevano riprendere le trattative, spesso rese difficili a causa di un clima conflittuale e di tensione tra i due ex, e poi depositare un nuovo ricorso e attendere la sentenza che stabiliva lo scioglimento del vincolo matrimoniale.
I giudici hanno in questo modo corretto le decisioni dei tribunali, che avevano dichiarato inammissibile la presentazione della domanda congiunta dei coniugi. La riforma Cartabia del processo civile ammetteva la possibilità del ricorso congiunto, ma secondo le prime interpretazioni dei giudici sembrava limitare la possibilità solo ai casi contenziosi. La sentenza della Cassazione ora amplia l'ambito anche a quelli consensuali, offrendo sia un risparmio di tempo sia una limitazione dei costi per le parti coinvolte.
La sentenza 28727 afferma il principio per cui "in tema di crisi familiare, nell’ambito del procedimento di cui all’art 473 bis 51 cpc è ammissibile il ricorso dei coniugi proposto con domanda congiunta e cumulata di separazione e di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio". L'Organismo congressuale forense spiega che questa decisione suscita "viva soddisfazione per l’intervento tempestivo della Corte di Cassazione che pone fine alla difformità di pronunce di merito ristabilendo un criterio univoco di interpretazione dell’art 473 bis n.49 cpc".
La procedura
D'ora in poi per le coppie sarà più veloce divorziare. Dopo la firma congiunta dei due coniugi nello stesso giorno, il tribunale emetterà la sentenza entro sei mesi. La domanda va depositata con un ricorso. Il richiedente deve dimostrare subito al giudice i mezzi di prova in suo possesso e i documenti che indicano la condizione patrimoniale. La presentazione della dichiarazione dei redditi degli ultimi tre anni deve avvenire subito, insieme all'esibizione dell'elenco dei beni di proprietà e quello delle quote societarie e degli estratti dei conti correnti. Chi dichiara il falso rischia la condanna al pagamento delle spese legali e dei danni in favore del coniuge.