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Divorzio facile? Anche con figli piccoli o disabili

La pratica del “divorzio facile” potrà essere utilizzata anche da coppie con figli piccoli o disabili: accordo raggiunto in Commissione, si attende solo il via libera del Parlamento.
A cura di Redazione
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Come vi abbiamo raccontato, il decreto legge n 132 del 12 settembre aveva stabilito la possibilità della stipula di separazioni e divorzi direttamente presso un avvocato, evitando la trafila nei Tribunali (con la successiva circolare che aveva chiarito alcuni aspetti rilevanti, soprattutto per quel che concerne la negoziazione assistita, le sanzioni e gli adempimenti disciplinari). Ora, dopo una lunga discussione e una complicata mediazione, dalla commissione Giustizia del Senato arriva la conferma della possibilità di ricorrere alla pratica del divorzio breve anche nel caso di presenza di figli minori o disabili.

Con qualche modifica, frutto del compromesso fra le diverse sensibilità presenti in Parlamento, ma con la possibilità di un ampio sostegno nei prossimi passaggi parlamentari. In sostanza, contraddicendo in parte l'impostazione base del provvedimento (che tende a superare il ricorso al giudice anche in altri campi, sollevando anche da pesi eccessivi le aule dei Tribunali, già ingolfate di provvedimenti da smaltire), successivamente alla negoziazione assistita del divorzio, sarà un giudice a valutare se l'accordo raggiunto rappresenta una buona scelta anche per il minore. Nel caso in cui la valutazione sia positiva, il divorzio si intenderà completato, mentre nel caso opposto il magistrato avrà cinque giorni di tempo per trasmettere il suo parere negativo al Tribunale. Entro 30 giorni i genitori saranno così convocati per una rinegoziazione sulla scorta delle raccomandazioni del magistrato. Insomma, l'intenzione è quella di dare garanzie ai minori o ai disabili e allo stesso tempo di sveltire le procedure, con una tempistica rapida e soprattutto predeterminata (non passeranno più di 35 giorni dalla decisione del magistrato alla convocazione eventuale dei coniugi davanti al giudice).

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