“Divorzio breve”: sì bipartisan alla Camera
Il testo relativo al cosiddetto "divorzio breve" ha incassato il primo "sì", alla Camera, con un'intesa bipartisan. Ciò significa che, in caso di successive approvazioni, per divorziare sarà necessario attendere un anno o due anni, se la coppia ha figli minorenni. Pdl e Pd sono d'accordo sul testo, in cantiere dal 18 gennaio scorso, in seguito al fallimento del primo tentativo, avvenuto nel 2003. Gli emendamenti presentati da Lega e Radicali sono stati respinti: i leghisti avevano tentato di sopprimere quasi tutte le modifiche proposte, mentre i radicali volevano un divorzio lampo, senza neanche i tempi di separazione. Un altro emendamento respinto è quello di Paola Binetti dell'Udc, che chiedeva di mantenere i tre anni di attesa se la coppia ha figli piccoli, e due anni per chi ha figli maggiorenni e per coppie senza prole. Il provvedimento arriverà in Aula solo dopo l'autorizzazione della capogruppo a Montecitorio e del presidente Gianfranco Fini.
Le statistiche Istat sul divorzio in Italia risalenti al 2009 spiegano che più di un matrimonio su 4 finisce in una richiesta di divorzio. Il 18, 5% delle coppie si dice addio poco dopo la celebrazione del matrimonio, ma una buona percentuale, il 16.2%, si rivolge agli avvocati divorzisti anche dopo 25 anni di unione. Aumentano, intanto, i casi di separazione anche tra gli over 60. Il capogruppo Pdl a Palazzo Madama, Maurizio Gasparri, ha detto la sua sul divorzio breve, a margine del convegno su ‘Cattolici e bipolarismo': "Se anche il divorzio breve passasse a Montecitorio, al Senato cercheremo di riuscire a non farlo approvare". Il relatore Maurizio Paniz, del Pdl, ha commentato: "La proposta di legge è semplicemente una norma di civiltà", e gli fa eco il capogruppo del Pd in commissione, Donatella Ferranti, che parla di "un giusto equilibrio" per quanto concerne "le nuove norme, attesissime dagli italiani". Ironizzando sul ruolo del relatore Paniz, uno degli avvocati dell'ex premier Silvio Berlusconi, Roberto Giachetti del Pd ha affermato: "Finalmente siamo passati dal processo breve al divorzio breve".