Pd e M5s divisi al primo turno a Bari, sostegno reciproco al ballottaggio: patto fra Leccese e Laforgia
Il campo largo a Bari non si ricompone. Almeno per il momento. Naufragata l'ipotesi del terzo candidato unitario, che era stato individuato da Vendola nel nome di Nicola Colaianni (che poi ha rinunciato), restano in corsa i due candidati del centrosinistra, Vito Leccese, sostenuto da Pd, Verdi e altro, e Michele Laforgia, avvocato penalista appoggiato invece dal M5s, Sinistra italiana, Psi e altri. All'inizio di aprile Conte si è sfilato dalle primarie nella città pugliese, a poche ore dal voto, per via delle inchieste giudiziarie che si sono susseguite nelle ultime settimane, e che hanno colpito il Pd in Puglia.
Questa mattina i due candidati in corsa hanno spiegato di essere arrivati a un accordo: correranno divisi al primo turno, ma poi si sono promessi reciproco sostegno, in caso di ballottaggio. I due candidati sindaco del centrosinistra barese hanno comunicato in una nota il patto stretto: "Sostegno reciproco in caso di ballottaggio e, qualora uno fra noi venga eletto sindaco, la disponibilità a costruire una squadra di governo che valorizzi le esperienze e le competenze di entrambi gli schieramenti".
"Vogliamo precisare – scrivono i due esponenti di centrosinistra – che il dialogo fra noi non si è mai interrotto. Che entrambi abbiamo accettato la candidatura a Sindaco allo scopo non di dividere, ma di unire le forze progressiste. E che entrambi, in queste settimane, abbiamo cercato una soluzione che potesse fare sintesi delle diverse esigenze dei partiti, dei movimenti e delle associazioni che compongono il fronte progressista. Non è stato possibile e occorre prenderne atto, senza alimentare inutili recriminazioni e ponendo fine a tutte le polemiche che finiscono per aumentare le incertezze e il disorientamento nel nostro elettorato. Dobbiamo tornare a parlare della città, del suo futuro e delle nostre proposte per i prossimi cinque anni di governo".
"Confermiamo, pertanto, la nostra volontà – dicono Laforgia e Leccese – di restare entrambi in campo in vista dell'appuntamento elettorale dell'8 e 9 giugno. Non vi è altro modo, a questo punto, per mobilitare nella sfida elettorale l'intero fronte democratico e progressista impegnato, da mesi, a sostegno dell'uno e dell'altro. Anche se andremo divisi al primo turno, vogliamo ribadire con forza che siamo entrambi dalla stessa parte, alternativa a una destra arrogante, priva di argomenti, retrograda in materia di diritti, giustizia sociale e ambientale. Una destra a trazione leghista, che con lo scellerato progetto di autonomia differenziata mortifica i territori e le comunità del sud del nostro Paese".
Il patto ora sarà proposto alle forze politiche che compongono le due aree in cui si è diviso il campo largo barese. Il leader del M5s Giuseppe Conte conferma questa impostazione, spiegando che potrebbe anche sostenere per un eventuale ballottaggio il candidato dem Vito Leccese, capo di gabinetto del sindaco uscente Antonio Decaro, rispettando così l'accordo per mettere fine alle polemiche fratricide nel campo largo del centrosinistra. La posta in gioco è alta: bisogna battere il 36enne leghista Fabio Romito, candidato del centrodestra unito.
"Noi abbiamo sempre lavorato per mantenere un'unità, ovviamente su presupposti e obiettivi condivisi e su presupposti di legalità, di rafforzamento e ovviamente anche di rinnovamento. Questa proposta dei candidati è una proposta che conoscevamo e quindi noi la appoggiamo", ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte in un punto stampa a Val D'Agri (Potenza).