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Divieto di fumo all’aperto, ora il ministro della Salute dice che non ne sa niente

Il ministro Schillaci ha detto che non ha letto la nuova legge che vieta il fumo all’aperto in molti luoghi pubblici. “Sappiamo che fa male”, ha detto, ma saranno tutelate le “libertà individuali”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Della legge sul fumo, il ministro della Salute non sa niente. Incredibile ma vero, Orazio Schillaci oggi ha detto che non ha letto la bozza di cui tanto si è parlato in questi giorni. Certo, che il governo Meloni sia pronto a dichiarare guerra al fumo è vero – tanto che ha cominciato aumentando il prezzo delle sigarette alzando le accise – ma da qui a vietarlo quasi ovunque il passo potrebbe non essere così breve. Certo la bozza dal ministero di Schillaci è arrivata, scatenando le polemiche in primis del suo governo, con il vicepresidente Salvini che ne ha approfittato subito per giudicare negativamente il provvedimento sui suoi social.

"Ribadisco da medico e da ministro che il fumo fa male – ha sottolineato oggi Schillaci, intervenuto a margine di un evento – Lo sappiamo tutti e lo sappiamo da anni. La bozza che è uscita sui giornali è una bozza che io non avevo nemmeno visionato". Poi però ha aggiunto: "Sicuramente è un percorso che stiamo facendo con grande attenzione al fumo nella prevenzione ma ovviamente senza toccare le libertà individuali, questo tengo a precisarlo. Ribadiamo che il fumo fa male, stiamo lavorando e la bozza che è uscita non l'avevo neanche vista, l'ho letta sui giornali". E ancora: "È una bozza. E capisco che chi l'ha letta possa anche aver trovato delle cose che poi magari nel provvedimento finale non ci saranno".

Insomma, colpa scaricata sui tecnici del suo dicastero e si va avanti: "Leggerò la bozza del provvedimento sul fumo e poi ci lavoreremo insieme nel rispetto della salute dei cittadini e delle libertà individuali", ha ribadito ancora. Quanto alle sigarette elettroniche – che nella bozza venivano vietate alla pari di quelle normali – ha spiegato: "Da sempre seguo un metodo scientifico e sto raccogliendo tutta la documentazione sulle sigarette elettroniche. Quando avremo le idee più chiare ci confronteremo anche su questo argomento. Bisogna seguire la scienza e non l'ideologia".

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