Divieto di fumo all’aperto, ora il ministro della Salute dice che non ne sa niente
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Della legge sul fumo, il ministro della Salute non sa niente. Incredibile ma vero, Orazio Schillaci oggi ha detto che non ha letto la bozza di cui tanto si è parlato in questi giorni. Certo, che il governo Meloni sia pronto a dichiarare guerra al fumo è vero – tanto che ha cominciato aumentando il prezzo delle sigarette alzando le accise – ma da qui a vietarlo quasi ovunque il passo potrebbe non essere così breve. Certo la bozza dal ministero di Schillaci è arrivata, scatenando le polemiche in primis del suo governo, con il vicepresidente Salvini che ne ha approfittato subito per giudicare negativamente il provvedimento sui suoi social.
"Ribadisco da medico e da ministro che il fumo fa male – ha sottolineato oggi Schillaci, intervenuto a margine di un evento – Lo sappiamo tutti e lo sappiamo da anni. La bozza che è uscita sui giornali è una bozza che io non avevo nemmeno visionato". Poi però ha aggiunto: "Sicuramente è un percorso che stiamo facendo con grande attenzione al fumo nella prevenzione ma ovviamente senza toccare le libertà individuali, questo tengo a precisarlo. Ribadiamo che il fumo fa male, stiamo lavorando e la bozza che è uscita non l'avevo neanche vista, l'ho letta sui giornali". E ancora: "È una bozza. E capisco che chi l'ha letta possa anche aver trovato delle cose che poi magari nel provvedimento finale non ci saranno".
Insomma, colpa scaricata sui tecnici del suo dicastero e si va avanti: "Leggerò la bozza del provvedimento sul fumo e poi ci lavoreremo insieme nel rispetto della salute dei cittadini e delle libertà individuali", ha ribadito ancora. Quanto alle sigarette elettroniche – che nella bozza venivano vietate alla pari di quelle normali – ha spiegato: "Da sempre seguo un metodo scientifico e sto raccogliendo tutta la documentazione sulle sigarette elettroniche. Quando avremo le idee più chiare ci confronteremo anche su questo argomento. Bisogna seguire la scienza e non l'ideologia".