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Dirigente del cdx a Palermo vicino a Musumeci pubblica post choc contro Schlein. Il ministro: “Ferma condanna”

Salvo Coppolino, dirigente regionale del gruppo politico fondato a Palermo da Nello Musumeci, ha condiviso un post choc contro la leader del Pd Elly Schlein. Il post, poi cancellato, ha suscitato l’indignazione dei dem, che hanno chiesto all’attuale ministro della Protezione civile e ex governatore della Sicilia di prendere le distanze.
A cura di Giulia Casula
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"Ricordo una volta i fascisti volevano abusare di me, ma poi fuggirono". È la frase riportata sopra l'immagine di Elly Schlein ricondivisa dal profilo di Salvo Coppolino, ex consigliere provinciale di Palermo tra i fedelissimi dell'ex governatore della Sicilia e attuale ministro della Protezione civile, Nello Musumeci.

Coppolino attualmente dirigente regionale di "Diventerà Bellissima", partito di centrodestra fondato dallo stesso Musumeci. Nel post, poi cancellato, Coppolino avrebbe aggiunto: "Io li chiamai, gli urlai di tornare, di fare di me quello che volevano, che non li avrei denunciati, ma niente, sparirono lasciandomi nel dolore più acuto".

Le reazioni del Partito democratico non si sono fatte attendere. "Parole indegne e piene di violenza contro Elly Schlein da parte di Salvo Coppolino, dirigente regionale della lista siciliana ‘Diventerà bellissima'. Musumeci, tra i promotori del movimento, prenda subito le distanze da un linguaggio osceno e sessista che travalica il confronto democratico. Ci aspettiamo una ferma condanna", ha dichiarato la senatrice Annamaria Furlan.

Duro anche il commento della deputata Ilenia Malavasi. "Musumeci ha il dovere di condannare immediatamente il vergognoso post pubblicato da Salvo Coppolino, dirigente regionale di una delle liste che lo sostennero, contro Elly Schlein. Le offese personali, il disprezzo, la violenza -a maggior ragione contro una donna- non dovrebbero avere cittadinanza nelle istituzioni e rappresentano un segnale di degrado politico e umano senza pari. Questa è la cultura sessista di cui è fatta la destra di questo Paese. Da uno come Coppolino, ovviamente, non ci si può aspettare nulla di diverso. Da altri esponenti della destra siciliana e nazionale, attendiamo censura e scuse", ha dichiarato.

Dello stesso tono le parole di Debora Serracchiani, esponente della segreteria nazionale dem. "Auspichiamo che il ministro Musumeci prenda immediatamente le distanze da Coppolino, che lo ha sostenuto nella precedente legislatura alla presidenza della Regione siciliana. Siamo di fronte a un post vergognoso e a un gesto indegno che il ministro deve condannare con forza", ha detto.

A farle eco, la responsabile nazionale scuola del Pd, Irene Manzi, che definisce il post pubblicato da Coppolino "offensivo e volgare", "un testo meschino che descrive, purtroppo, chi lo pubblica. Le Istituzioni meriterebbero di essere rappresentate in altro modo".

La difesa di Coppolino: "Mi hanno hackerato il profilo"

Nel frattempo, Coppolino ha tentato di difendersi. "Quel post sessista pubblicato nella mia pagina Facebook nei confronti di Elly Schlein, segretario del Pd, non è opera mia e pertanto me ne dissocio in maniera categorica. Probabilmente sarà stato uno scherzo di pessimo gusto di qualcuno che l'ha scritta sul mio profilo facendovi accesso in maniera abusiva", ha dichiarato.

Il dirigente sostiene che quel account sarebbe stato hackerato. "Non entro su Facebook da 25 giorni. Non sono miei quei post, li rinnego tutti, ora cancello il profilo e lo rifaccio nuovamente", ha dichiarato.

Musumeci: "Condanno frasi su Schlein, mi aspetto stessa sensibilità dalla sinistra"

Alla fine è intervenuto anche il ministro della Protezione Nello Musumeci per condannare le parole del suo fedelissimo. "Leggo basito le parole pubblicate sul profilo di Salvo Coppolino, dalle quali l'interessato ha preso le distanze", ha dichiarato. "A prescindere dalla loro reale paternità, sono frasi che condanno fermamente, esprimendo la mia solidarietà alla segretaria Elly Schlein. Spero proprio che uguale sensibilità possa avvertire la sinistra quando sono altri a subire analoghi sciagurati attacchi", ha concluso l'ex governatore della Sicilia.

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