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Crisi di Governo 2022

Direzione Pd, Zingaretti: “A Mattarella chiederemo di reincaricare Conte, è il punto d’equilibrio”

Nicola Zingaretti ha chiesto alla direzione del Pd il mandato per proporre a Mattarella di reincaricare Giuseppe Conte. Il segretario dem ha detto che il presidente del Consiglio uscente è “il punto d’equilibrio credibile”. Lo scenario delle elezioni è “un pericolo da evitare, ma è reale”. E su gli ex alleati di Italia Viva non ha posto veti, ma “ragionevoli dubbi”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Reincarico a Conte, la strada per il Partito Democratico è chiarissima. La richiesta che la delegazione del Pd farà al presidente Mattarella domani, quando saranno ricevuti nel giro di consultazioni al Quirinale, sarà di poter avere ancora Conte come presidente del Consiglio. Il segretario dem Nicola Zingaretti ha chiesto alla direzione del Pd il mandato per proporre Conte al presidente della Repubblica, per "dare vita ad un governo che raccolga il suo appello a un nuovo governo europeista che possa contare su ampia base parlamentare". L'apertura della crisi da parte di Italia Viva è stata "irresponsabile", "un errore politico sbagliato e grave". Ma "negli attuali equilibri parlamentari figli della sconfitta del 2018, Giuseppe Conte rappresenta un punto di equilibrio credibile".

Zingaretti è tornato sul tema elezioni, ritenuto uno scenario credibile ma da evitare. "Non abbiamo mai voluto o auspicato elezioni politiche anticipate e non le vogliamo ora", ha spiegato il segretario dem, ma "hanno fatto bene coloro che in questi giorni, dopo l'apertura della crisi al buio, hanno segnalato questo pericolo, perché esso è reale". Le elezioni sono una possibilità, ma "segnalare per la strada il pericolo di una buca è l'esatto opposto della volontà di volerci finire dentro". Secondo Zingaretti, "il danno si compie se si nega l'esistenza di un pericolo e visto che la destra chiede e punta alle elezioni, se non si trova una soluzione su un compromesso accettabile e autorevole il rischio si concretizza". Per questo il Partito Democratico è impegnato "nel tentativo di dare vita a un governo nuovo, autorevole e riformista dove pesi il ruolo del Pd".

Sui rapporti con Matteo Renzi e Italia Viva, il segretario del Pd continua ad essere possibilista: "Il tema del rapporto con Italia Viva non ha nulla a che vedere con il risentimento per il passato ma di legittimi dubbi fondati per il futuro". Nonostante le perplessità non ci sarà "nessun veto", ma "un aspetto politico da tenere in considerazione perché verremo giudicati in merito alla sincerità e credibilità delle parole per definire il governo che decideremo insieme di sostenere".

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