Dimissioni Ruffini, Santanché: “Non può dare colpa al governo, vere motivazioni sono altre”
di Marco Billeci e Giulia Casula
"Non so se abbia detto bene, ma se la pensa così perché non dirlo". Così arrivando alla festa di Atreju, il presidente del Senato Ignazio La Russa liquida le motivazioni con cui il Ernesto Maria Ruffini ha spiegato le sue dimissioni dal ruolo di direttore dell'Agenzia delle Entrate.
Oggi Ruffini ha spiegato che è stata "fatta una descrizione caricaturale del ruolo di direttore dell'Agenzia", criticando l'atteggiamento del governo Meloni. L'ormai ex direttore ha aggiunto tra l'altro che "a volte sembra quasi che contrastare gli evasori sia una colpa" e che "non gli era mai capitato di vedere pubblici funzionari essere additati come estorsori di un pizzo di Stato" (espressione usata da Giorgia Meloni in un comizio del 2023).
Parlando sempre ad Atreju, la ministra del Turismo Daniela Santanché, ai microfoni di Fanpage.it, respinge le accuse al mittente. "Non capisco come faccia ad avere questo atteggiamento con un governo che ha anche i numeri che voi conoscete. Si sta facendo una grande battaglia, una grande guerra sull'evasione fiscale", ha detto. "Quindi le considerazioni di Ruffini non trovano riscontro nei dati di questi ultimi due anni. Peraltro dovrebbe essere contento dato che fino a oggi era a capo dell'Agenzia delle Entrate e aveva tutti gli strumenti per poterlo fare", ha proseguito.
Santanché ha anche avanzato l'ipotesi che le dimissioni abbiamo un altro tipo di motivazione, con un velato riferimento alle indiscrezioni su un possibile ingresso in politica di Ruffini (pur smentite dal diretto interessato). "Il clima è cambiato per lui dato che ha preso questa decisione. Vorrà fare cose diverse però non è che di una scelta personale poi si può dare una colpa agli altri. È una scelta personale ed è giusto che ognuno faccia le proprie scelte, però non credo che le motivazioni possano essere quelle. Ma le vedremo, speriamo di vivere ancora tutti un po'.", ha dichiarato la ministra.
In realtà, questa mattina Ruffini ha chiarito di voler tornare a fare l'avvocato, escludendo con forza le ricostruzioni che parlavano di un suo ingresso in politica, in qualità di "federatore" del centro. "Ci sono domande a cui si risponde con un sì o con un no. E la mia risposta è no", ha ribadito.
Alla domanda se pensa che Ruffini scenderà in politica, la ministra però ha risposto: "Io non credo e non so, ma ognuno si comporta come meglio crede quindi magari la verità verrà fuori. Tra qualche mese magari non mi rifarete questa domanda perché avrete già avuto le risposte da lui stesso".