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Dimissioni Durigon, Conte: “Finalmente”. Salvini: “Colpa di polemiche strumentali della sinistra”

Matteo Salvini ringrazia Claudio Durigon dopo le sue dimissioni e attacca gli avversari: “Contiamo che questo gesto di responsabilità e generosità induca a seria riflessione altri politici che non si stanno dimostrando all’altezza del loro ruolo”. Esultano Pd e Movimento 5 Stelle. “Finalmente, era incompatibile con la permanenza nell’incarico”, commenta Giuseppe Conte.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Dopo settimane di polemiche, Claudio Durigon si è dimesso dall'incarico di sottosegretario all'Economia. Il leghista ha deciso dopo un confronto con Matteo Salvini e ha dato l'annuncio in una lunga lettera in cui chiede attacca gli avversari politici e non solo. Poco dopo l'ufficialità della decisione sono arrivate le prime reazioni: "Ringrazio Claudio non solo come politico ma soprattutto come uomo, amico, persona onesta, concreta, schietta e coraggiosa, che a differenza di altri lascia la poltrona per amore dell'Italia e della Lega, e per non rallentare il lavoro del governo, messo irresponsabilmente in difficoltà per colpa di polemiche quotidiane e strumentali da parte della sinistra", commenta il segretario della Lega. Poi continua il suo attacco: "Contiamo che questo gesto di responsabilità e generosità induca a seria riflessione altri politici, al governo e non solo, che non si stanno dimostrando all'altezza del loro ruolo".

Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, esulta: "Sono finalmente arrivate le dimissioni del sottosegretario Durigon, avevamo prontamente denunciato l’incompatibilità con la permanenza nell’incarico di governo per chi aveva proposto di rimuovere l’intestazione del parco pubblico di Latina alla memoria di Falcone e Borsellino per restituirlo alla memoria del fratello di Benito Mussolini". L'ex presidente del Consiglio puntualizza: "Abbiamo insistito per questa soluzione non per accanimento nei confronti della persona, ma perché la buona politica non può esistere se separata dall’etica pubblica". Per Conte "chi ricopre funzioni di governo non può calpestare la memoria delle vittime della lotta alla mafia e disconoscere il fondamento antifascista della nostra Costituzione repubblicana".

Durigon, al centro dell'inchiesta Follow the Money di Fanpage.it, si è dimesso per la polemica scaturita dalle frasi su Mussolini a Latina. Dal Partito Democratico criticano le tempistiche delle dimissioni: "Ci ha messo anche troppo tempo a dimettersi il pessimo Durigon, ormai accerchiato – commenta Brando Benifei, capodelegazione dem al Parlamento Ue – Una scelta giusta per la dignità del nostro governo, che non può avere nelle sue fila un nostalgico del fascismo che lancia messaggi ambigui al mondo della criminalità organizzata". Sulla stessa linea il deputato Filippo Sensi: "Tardi, ma arrivano. Troppo tempo perso per una posizione insostenibile. Non poteva stare al governo, non doveva stare al governo". Fa eco anche il sindaco di Latina, il civico Damiano Coletta: "Le dimissioni di Durigon sono tardive ma finalmente sono arrivate. Adesso parliamo di futuro, legalità, sviluppo, bene comune".

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