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Dimissioni di Di Maio da capo politico del M5s, Vito Crimi potrebbe prendere l’incarico ad interim

Le dimissioni di Di Maio sarebbero imminenti. In vista degli Stati generali che si terranno a marzo la reggenza del Movimento Cinque Stelle potrebbe essere affidata a Vito Crimi, in quanto membro anziano del comitato di garanzia. Un’altra ipotesi è che alla guida del M5s ci sia per i prossimi due mesi un ‘comitato dei saggi’.
A cura di Annalisa Cangemi
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Le voci di un passo indietro del capo politico del M5s Luigi Di Maio, pronto a cedere il suo ruolo di guida del Movimento per lasciare spazio a un comitato, si rincorrevano da qualche giorno. Ieri Fanpage.it ha avuto la conferma: le dimissioni di Di Maio da leader del Movimento potrebbero arrivare in giornata, quando il Movimento 5 Stelle presenterà i facilitatori regionali. La comunicazione di Di Maio ai suoi ministri e sottosegretari potrebbe avvenire invece questa mattina alle 10, a Palazzo Chigi.

Le dimissioni, a quattro giorni dalle elezioni regionali, sono praticamente certe, e come vi abbiamo raccontato, il presidente del Consiglio Conte sarebbe già stato avvisato preventivamente. "Non mi piace commentare indiscrezioni, Di Maio è stato tirato per la giacchetta, dunque aspettiamo che assuma lui un'iniziativa, se fosse una sua decisione lo rispetterò, l'avrà fatto con il massimo senso di responsabilità, mi dispiacerà sul piano personale", ha detto Conte, intervistato questa mattina a Rtl 102.5.

L'idea, in attesa degli Stati generali del M5s, che si terranno a marzo, è quella di affidare la reggenza a un ‘comitato dei saggi'. Oppure, seconda ipotesi, spetta a Vito Crimi, in quanto membro anziano, prendere le redini del Movimento. In caso di vacatio infatti, secondo lo statuto, il membro anziano del comitato di garanzia diventa capo ad interim.

"Il punto non sono le mie dimissioni da capo politico né da ministro degli Esteri – aveva detto Di Maio ai suoi collaboratorinon si discute di questo, ma del futuro del Movimento". Perché se è vero che da oggi Di Maio potrebbe non essere più il capo politico, tutta l'operazione di restyling verte su un punto: rinnovare un Movimento che due anni fa era al 32% e che adesso ha perso quasi la metà dei consensi secondo i sondaggi. La decisione di Di Maio potrebbe essere maturata anche sulla spinta delle ultime due defezioni che si sono registrate ieri tra i pentastellati: ieri sono passati al al gruppo Misto della Camera i deputati Michele Nitti e Nadia Aprile. Non ci sarà però la riedizione di un ‘direttorio', ma il ruolo di unico capo politico sarà sostituito da un comitato, per dividere le responsabilità tra più persone e per rielaborare i contenuti e le nuove sfide del M5s.

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