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Difesa: Governo battuto alla Camera sul provvedimento alpini

Nove voti di scarto, le Opposizioni mandano sotto il Governo sulla proposta di legge della Lega Nord che avrebbe favorito l’ingresso di militari settentrionali nel corpo degli alpini. Ora il testo dovrà tornare all’esame della commissione.
A cura di Alessio Viscardi
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Non saranno forniti inventivi in favore dei settentrionali che entrino nel corpo degli alpini, che avrebbe diviso i militari su base geografica. Il Governo e la Maggioranza sono stati battuti alla Camera, con l'approvazione da parte di Montecitorio di alcune proposte del Pd, sostenute da Idv e Fli. Ora si dovrà rinviare in commissione la proposta di legge che avrebbe favorito l'ingresso di militari volontari settentrionali tra le fila degli alpini. La norma era stata presentata dalla Lega Nord, ma ora il testo dovrà tornare all'esame della commissione. Dopo il voto, dai banchi dell'opposizione si è levato un lungo applauso.

Ettore Rosato, deputato Pd, è stato il primo ad avanzare alla Camera la richiesta di rinviare in commissione la proposta di legge sugli alpini. Secondo il parlamentare, il testo avrebbe finito con il “determinare differenziazioni e pregiudizi tra militari di serie A e B”. Il provvedimento è stato battuto con nove voti di scarto. Dure le repliche della Lega, Davide Caparini, deputato leghista, ha definito “ipocrita e strumentale” la contestazione levata dall'Opposizione:

“Chi oggi non ha voluto discutere il provvedimento sugli alpini abbia almeno la decenza di non presentarsi più di fronte ai militari. Il voto mancato di oggi è un tradimento nei confronti delle migliaia di ragazzi che svolgono il loro dovere con abnegazione e altissimo senso di solidarietà. In quest'Aula in ogni intervento esponenti della sinistra hanno detto che gli alpini sono un motivo di orgoglio: ma sono parole vuote e ipocrite perché alla prima occasione utile li hanno abbandonati”.

L'esponente del Carroccio continua prefigurando il rischio di sostituire ai militari dei mercenari, cancellando specialità e peculiarità dei corpi alpini italiani. Secondo Caparini, la proposta intendeva valorizzare la specificità e l'identità del corpo militare italiano, dando una risposta concentra anche ai tanti meridionali che sono costretti a prestare servizio per necessità economiche e non per vocazione all'arma. Dopo la morte di Massimo Ranzani, appartenente proprio agli alpini, il paese tutto sembra avere molto a cuore le sorti di questo corpo armato.

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