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“Diciamo la verità, la tassa sulla prima casa resta”

A “svelarlo” è Stefano Fassina, dalle pagine del suo blog su HuffigtonPost, spiegando: “Purtroppo, il governo Letta non è il governo del centrosinistra. È un governo di compromesso utile all’Italia”.
A cura di Redazione
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Si continua a discutere sul provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri di ieri sera, con l'abolizione delle rate Imu sulla prima casa e con gli interventi per Cig e mutui. I primi a protestare sono gli "inquilini", che ora si troveranno a dover contribuire alla nuova Service Tax (qui vi spieghiamo perché e in che modo), con il segretario nazionale Unione inquilini de Cesaris che attacca: "Il governo fa finta di non sapere che l'80% degli inquilini ha un reddito lordo inferiore ai 30 mila euro, che già oggi il 90% delle circa 70.000 sentenze annue di sfratto sono per morosità e che in Italia sono 650 mila le famiglie che hanno diritto ad una casa popolare avendone i requisiti certificati dai Comuni. In tale contesto, la sostanza è, pertanto, uno spostamento di imposizione fiscale dalla proprietà agli inquilini".

Perplessità che trovano in Stefano Fassina, già responsabile Economia del Partito Democratico, una sponda di rilievo. In particolare per quel che riguarda la necessità di fare chiarezza sul senso del provvedimento ed evitare una propaganda strumentale. Spiega Fassina sul suo blog su HuffingtonPost, come ora sia quasi impossibile rinunciare all'aumento dell'Iva:

È un compromesso perché il governo Letta è un governo di compromesso tra due forze politiche che sono e rimangono alternative per valori, programmi e interessi materiali rappresentati.

Il PdL ha ottenuto una parte delle sue priorità. Noi abbiamo realizzato parte delle nostre. Pertanto, inevitabilmente, il compromesso contiene parti, secondo la nostra lettura delle priorità del Paese, giuste. Ma, insieme, contiene parti, per noi, sbagliate. Dobbiamo dire la verità. […] Le parti sbagliate riguardano l'intervento sull'Imu per il 2013, in particolare la cancellazione per tutti della prima rata "saltata" a giugno scorso: in una fase così difficile, dedicare un miliardo per eliminare l'Imu per meno del 10% degli immobili di maggior valore, ha sottratto preziose risorse a finanziare, ad esempio, il rinvio dell'aumento dell'Iva previsto, oramai irrimediabilmente grazie alla "vittoria" del PdL sull'Imu, per il 1 ottobre. […] Purtroppo, il governo Letta non è il governo del centrosinistra. È un governo di compromesso. Il compromesso raggiunto è utile all'Italia. Merito, in primis, di Enrico Letta. Ma la macchina della propaganda della destra va a mille. "Silvio vince". "Missione compiuta". Sono i titoli degli house organ della famiglia Berlusconi.

Tanti, a sinistra, contrari alle larghe intese, si indignano e, inconsapevoli o subalterni al vento dell'anti-politica, amplificano stupidamente il messaggio berlusconiano. Si prescinde, come è solito, dai dati di realtà.

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