Di Stefano (M5s) contro Salvini: “È stato ministro per 15 mesi a sua insaputa mentre noi lavoravamo”
Il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano si è scagliato contro l'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini con un post su Facebook. Il leader della Lega oggi ha chiesto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di riferire alla Camera sulle "pretese dell'Algeria di mettere le mani sul mare di fronte alla Sardegna" in occasione del question time di domani, a prima firma Riccardo Molinari.
Salvini ha fatto riferimento a generiche ‘notizie di stampa', dimostrando di non conoscere i contorni della questione: "Se fossero confermate le notizie di stampa, tutto quello che ha saputo fare il governo italiano è una missione fallita ad Algeri il 16 gennaio scorso e una lettera all'Onu che forse chi l'ha ricevuta nemmeno si è degnato di leggere", ha attaccato Salvini.
"Quando abbiamo saputo che l'Algeria aveva unilateralmente deciso di annettersi parte del mare davanti alle coste di Oristano e Carloforte pensavamo che il nostro governo avrebbe avuto un sussulto di dignità Invece nulla. Adesso basta – ha continuato Salvini – Già siamo riusciti a fermare la ratifica dello scellerato trattato di Caen, firmato da Gentiloni, che regalava alla Francia il mare davanti alla Toscana. Ci manca regalare all'Algeria il mare davanti alla Sardegna. Giù le mani straniere dal nostro mare".
Ma Di Stefano gli ha ricordato che il nostro Paese ha in realtà già concordato con l'Algeria la formazione di una commissione tecnica mista per la delimitazione del confine marittimo che partirà a breve ad Algeri, e che il decreto con cui l'Algeria ha definito la sua Zona economica esclusiva risale al 20 marzo del 2018, prima che si insediasse il governo Conte I.
"Il solito Matteo Salvini oggi ha tuonato contro il Governo: ‘Giuseppe Conte riferisca sulle pretese dell'Algeria di mettere le mani sul mare di fronte alla Sardegna'. Rassicuro Salvini, mentre lui da ministro dell'Interno dormiva svegliandosi ogni tanto per parlare di immigrati, noi stavamo già tutelando gli interessi italiani anche sulla questione delle nostre acque al largo della Sardegna. Eh sì perché, nonostante lui se ne sia accorto distrattamente solo oggi grazie a qualche articolo di stampa, il decreto con cui l'Algeria ha definito la sua Zona Economica Esclusiva risale al 20 marzo 2018, addirittura prima della formazione del Governo Conte I", ha scritto nel suo post il sottosegretario pentastellato vicinissimo a Di Maio.
"Così, mentre lui ha dormito – ripeto – per 15 mesi", ha aggiunto Di Stefano, "la Farnesina ha inviato, già nel novembre 2018, una lettera di contestazione formale al governo algerino, notificandola al Segretario Generale dell'Onu (competente in materia di risoluzione delle controversie sui confini marittimi); Io, all'inizio del 2019, ho convocato una riunione con i vertici Farnesina per fare il punto della situazione; Subito dopo ho personalmente e formalmente chiesto elementi di valutazione a tutti i ministeri coinvolti (leghisti inclusi), che mi hanno risposto puntualmente. Pensate, mi ha risposto persino il sottosegretario Manzato della Lega alla lettera inviata al ministro Centinaio". E Di Stefano ha allegato anche il documento che lo dimostra.
"Nell'ottobre 2019, sulla base delle informazioni ricevute dai Ministeri, ho convocato un tavolo interministeriale, a cui ha partecipato anche la Marina Militare; Durante i Med Dialogues '19, sia io che il ministro Luigi Di Maio abbiamo sollevato il punto in bilaterale col Ministro degli Esteri algerino Boukadoum, dal quale abbiamo ottenuto la rassicurazione che non vi fosse alcuna volontà di ledere gli interessi italiani; L'Ambasciata italiana ad Algeri ha poi compiuto un passo formale con il governo algerino, con il quale abbiamo concordato la formazione di una commissione tecnica mista per la delimitazione del confine marittimo, che a brevissimo inaugurerà i propri lavori ad Algeri".
"Se non bastasse, il 20 dicembre 2019 è stata depositata alla Camera, a cura della deputata M5s Iolanda Di Stasio, una Proposta di Legge sulla ‘Istituzione di una Zona Economica Esclusiva oltre il limite esterno del mare territoriale', con lo scopo di fornire una migliore cornice per il negoziato. L'Italia quindi non sta rischiando un bel niente. Grazie alla nostra azione tempestiva, nessun interesse italiano è stato o sarà minacciato. Negozieremo con gli amici algerini una soluzione equilibrata, mutualmente conveniente e in linea con il diritto internazionale e i nostri interessi nazionali, così come sancito dall'Art. 74 della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare. Matteo, ora che ti sei svegliato prendi anche un caffè, magari scopri di essere stato ministro per oltre un anno", ha concluso il sottosegretario M5s.