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Di quanto sono aumentati i prezzi nel 2024 per chi fa la spesa

Nel corso dell’ultimo anno i prezzi in Italia sono cresciuti dell’1%. A registrarlo è l’Istat nel suo ultimo rapporto sull’inflazione. È uno dei dati più bassi in Europa, ma non tutti i prezzi sono saliti allo stesso modo: per il ‘carrello della spesa’, ad esempio, l’aumento è stato del 2,1%. Certamente meglio rispetto al 2023, quando si sfiorò il +10%.
A cura di Luca Pons
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Come è noto, dopo i picchi del 2022 e del 2023, il 2024 è stato l'anno in cui l'inflazione ha rallentato. I prezzi hanno smesso di crescere a ritmi serrati, e sono tornati a una velocità considerata più ‘normale': in media, sono aumentati dell'1%. Questa è la stima dell'Istat nel suo ultimo rapporto sul tema. Per fare un paragone, basta pensare che l'anno prima la crescita era stata del 5,7%, e nel 2022 addirittura dell'8,1%. Anche se gli incrementi di prezzi non toccano tutti i settori nello stesso modo: per il carrello della spesa ad esempio è stato oltre il doppio della media, al 2,1%.

Il ‘carrello della spesa‘ nella definizione di Istat contiene tutti i prodotti alimentari, per la cura dell'igiene personale e per la pulizia della casa. Ovvero, appunto, ciò che si compra di frequente quando si fa la spesa. Come detto, nel complesso questi prodotti hanno visto un aumento dei prezzi pari al 2,1%. Lo stesso vale per i cosiddetti prodotti ad alta frequenza di acquisto, cioè quelli che si comprano più spesso: +2%. Nel 2023, comunque, questo incremento era stato del 9,5% per il carrello della spesa del 6,7% per i beni ad alta frequenza di acquisto.

L'anno scorso anche l'inflazione di fondo – cioè quella calcolata senza tenere conto dell'energia e degli alimentari freschi, i prodotti più ‘variabili' che possono cambiare prezzo in fretta – è scesa, pari al 2%. Questo è un indicatore utile da tenere in considerazione per capire in che direzione vanno i prezzi nel medio periodo, al di là dei cambiamenti temporanei legati a situazioni specifiche. Nel 2023, l'inflazione di fondo era stata del 5,3%.

Nel corso del 2024 i prezzi che hanno rallentato sono stati soprattutto quelli dei beni durevoli, degli alimentari non lavorati, ma anche dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona. Al contrario, hanno accelerato quelli dei beni energetici non regolamentati (principalmente i carburanti) e dei beni energetici regolamentati (luce e gas).

Proprio per le bollette, che potrebbero aumentare nei prossimi mesi, c'è stato un segnale a dicembre 2024. Nel mese, l'inflazione è aumentata per luce e gas: rispetto a novembre: +0,8%. E lo stesso vale per i carburanti, con un +0,3%.

A livello europeo, l'inflazione italiana è tra le più basse in assoluto. Guardando all'indice Ipca (che misura l'aumento dei prezzi in modo leggermente diverso per permettere di paragonare i dati con tutti gli altri Paesi Ue), nel 2024 l'incremento è stato dell'1,1%. A dicembre, rispetto a novembre, la crescita è stata invece dell'1,4%.

Lo scorso mese solo l'Irlanda ha avuto un dato più basso, con l'1%. L'Italia con il suo 1,4% si è piazzata al secondo posto. La media dei Paesi Euro è stata del 2,4%. È rimasta al di sotto di questa soglia la Francia, con l'1,8%, mentre l'hanno superata sia la Germania che la Spagna con il 2,8%. L'inflazione più alta in assoluto si è registrata in Croazia: 4,5%, seguita dal 4,4% del Belgio e dal 4,1% dell'Estonia.

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