Di quanto aumentano gli stipendi degli statali con i nuovi fondi nella Manovra 2025
Il rinnovo dei contratti pubblici è uno dei temi su cui il governo Meloni ha annunciato che ci saranno risorse nella manovra. E se per quanto riguarda la sanità la polemica è già scoppiata perché – come i medici hanno spiegato a Fanpage.it – le risorse a disposizione sono scarse e gli aumenti potrebbero arrivare solo tra qualche anni, per i dipendenti statali la situazione potrebbe essere leggermente migliore. Nella legge di bilancio ci sarebbe un leggerissimo aumento delle risorse per il contratto collettivo 2022-2024, che è in fase di contrattazione. E poi le risorse per il contratto 2025-2027.
Come può cambiare la busta paga degli statali nel 2025
Partendo dagli aumenti più immediati, è noto che il nuovo contratto degli statali per il 2022-2024 è nelle fasi finali della trattativa. Il prossimo incontro tra le parti è fissato il 28 ottobre, e ormai tutti gli aspetti più importanti sembrano essere stati decisi. Si parla qui degli impiegati che applicano il contratto collettivo Funzioni centrali, quindi i dipendenti dei ministeri, di enti come Inail e Inps e di agenzie come quella delle Entrate e quella delle Dogane.
L'Aran, l'ente che rappresenta lo Stato nelle contrattazioni, ha fatto la sua proposta: un aumento del 5,74% che varrebbe in media 160 euro al mese, differente a seconda delle categorie (dai 110 euro degli operatori ai 224 delle elevate professionalità). Questo senza tenere conto delle novità normative, come delle regole più semplici per richiedere lo smart working da parte dei nuovi assunti.
La legge di bilancio dovrebbe aggiungere uno 0,22% di aumento. Sostanzialmente, secondo quanto riporta il Messaggero, si dovrebbe arrivare a un incremento della busta paga del 6%. Una differenza lieve, che porterà la media a 165 euro. Certamente non un cambiamento tale da dover rilanciare le trattative, dato che si parla di pochi euro al mese.
Quanti soldi ci sono per il prossimo rinnovo di contratto
Un'altra questione riguarda il prossimo contratto collettivo, cioè quello che coprirà il periodo 2025-2027. Come accade solitamente, le trattative per questo contratto non potranno partire ancora per parecchio tempo, dato che è ancora in discussione quello che scadrà nel 2024. Ma il governo Meloni ha deciso di portarsi avanti e stanziare con la manovra le risorse per il prossimo rinnovo. I soldi dovrebbero già essere tutti a disposizione, in modo che i negoziati non debbano attendere i fondi.
Stando a quanto riporta il Documento programmatico di bilancio, si dovrebbe parlare di uno stanziamento da circa 2,2 miliardi di euro in tre anni: 700 milioni di euro per il 2025, la stessa cifra nel 2026, e poi circa 800 milioni di euro nel 2027. Resta da vedere se il rinnovo del contratto sarà tale da coprire l'inflazione in quei tre anni. Una delle lamentele avanzate dai medici, infatti, è che il contratto 2025-2027 dovrebbe essere tarato in modo da far aumentare gli stipendi quanto aumenta il Pil; quindi circa l'1%, meno di quanto cresce il costo della vita.
Se per gli statali lo stipendio con il nuovo contratto crescesse di pari passo con l'inflazione, allora si dovrebbe parlare di un aumento del 5,5% circa. È presto per fare calcoli, ma indicativamente si può parlare di circa 150 euro lordi al mese, in media, se i numeri fossero quelli ipotizzati finora. Come detto, comunque, si parla di aumenti che non arriveranno a breve. Prima bisognerà chiudere le trattative per gli aumenti 2022-2024, poi potrà iniziare la trafila burocratica, prima di iniziare gli effettivi negoziati per il contratto 2025-2027.