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Di Pietro contro Casini: insulti e insinuazioni tra i due leader

Casini? Un escort della politica. È ciò che pensa Di Pietro del leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, il quale non ha voluto rispondere alle provocazioni del leader dell’Idv, commentando così l’insulto ricevuto: “A Di Pietro non rispondo perché basta vedere la sua storia di magistrato”.
A cura di Daniela Caruso
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Leader dell'Udc e leader dell'Idv

Acceso lo scontro verbale tra Casini e Di Pietro. Dure parole tra il leader della Udc e dell’Italia dei Valori, che non perdono di certo l’occasioni per insultarsi vicendevolmente, anche se con modalità diverse. Ieri sera, infatti, Antonio di Pietro ha definito Casini come “escort della politica”, insulto al quale il principale esponente dell’Unione di Centro ha voluto commentare con le seguenti parole, espresse durante il meeting annuale della Confesercenti: “A Di Pietro non rispondo perché basta vedere la sua storia di magistrato”. Il battibecco, insomma, si svolge sul piano squisitamente politico. In difesa dell’ex presidente della Camera arrivano anche parole dure lanciate dal sito del partito: “Che di Pietro si metta in cattedra per impartire lezioni morali è già di per sé singolare. Che lo faccia dando della escort all'onorevole Casini solo perché ha il difetto di contrastare la sua demagogia e il suo populismo, è addirittura paradossale. Qualcuno dovrebbe ricordare al leader dell'Italia dei valori i tempi in cui da magistrato si affannava a restituire soldi nelle scatole da scarpe ai suoi imputati. Ma forse quelli erano solo prestiti".

E, come si poteva immaginare, il leader dell’Idv ha prontamente risposto all’attacco alla sua carriera di magistrato, dicendo di aver lavorato “al servizio della giustizia e della legge” e che ha deciso di dimettersi “da magistrato e poi da ministro e mi sono fatto giudicare perché ero innocente. Altri, poiché non lo sono, non si fanno processare”. L’attacco di Di Pietro a Casini è scaturito da fatto che l’Udc si aggrega solo col vincitore, parlando del partito di centro con una similitudine che, secondo l’ex magistrato, ne spiega il comportamento: “Siccome riesco ad andare a letto anche con la bionda, lì vado con la bionda mentre altrove vado con la mora”. Insomma: per di Pietro l’Udc soffre di “opportunismo politico”, che lo fa marciare verso il carro del vincitore.

Pier Ferdinando Casini dichiara di rispettare la scelta di Vendola, Di Pietro e Bersani di riunirsi a Vasto, ma che la loro è una “prospettiva totalmente diversa dalla mia e che io non condivido. Io rispetto loro e loro rispettano me. Se pensano, vadano per quella strada ma avranno grandi delusioni perché non credo che il Paese sia nostalgico di quella strada” e che l’Italia avrebbe bisogno solo di una forte unità nazionale tra i grandi partiti di coalizione come il Pd e il Pdl, i quali dovrebbero “concorrere a un governo di responsabilità nazionale” per raggiungere un solo obiettivo: il bene del paese.

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