Di Maio: “Un confronto tv con Renzi? Ormai è perdente, è sconsigliabile anche nominarlo”
"Nemmeno Salvini trova interesse nel confronto con il segretario del Pd. Renzi, un uomo solo al telecomando". Così Di Maio, il candidato premier del M5S, ironizza sul rifiuto di Salvini alla proposta di Renzi di affrontare un faccia a faccia in tv.
E dal suo staff fanno sapere il motivo per cui anche il candidato pentastellato pensa di rifiutare: "Un confronto con Renzi è sconsigliabile, la sua immagine ormai è da perdente. È sconsigliabile anche nominarlo". Il segretario del Pd lo aveva provocato su Facebook due giorni fa: "Attaccavi gli impresentabili tu che ora sei il capo degli impresentabili: accetta la sfida. Tu hai chiesto un confronto tv tre mesi fa. Adesso accetti la sfida o revochi anche questa come fosse un bonifico qualsiasi? Siccome pensano che gli italiani siano rincoglioniti vogliono trasformare una truffa in uno spot", aveva scritto Renzi, riferendosi allo scandalo dei rimborsi mancati".
Questa non è una campagna elettorale giocata ad armi pari, qui c'è qualcuno che bara usando la Rai che dovrebbe essere patrimonio dei cittadini invece è patrimonio dei partiti". Lo ha detto Luigi Di Maio sulla sua bacheca Fb, e ha aggiunto: "I telegiornali della Rai stanno continuando nella propria campagna elettorale, in cui prendono le parti di centrodestra e centrosinistra con il chiaro obiettivo di attaccare il Movimento 5 Stelle. Oggi l'ultima scelta politica contro di noi: c'è una grande inchiesta a Napoli, nata dal lavoro di FanPage, un'inchiesta che tocca il mondo della politica, ovvero esponenti del Pd e Fratelli d'Italia. Cosa fanno i tre telegiornali Rai? Danno la notizia, che è troppo grossa per essere nascosta, ma non la legano ai servizi di politica. E allo stesso tempo – ha sottolineato Di Maio – non viene fatta nessuna domanda al riguardo a Matteo Renzi o a Giorgia Meloni. Loro possono parlare di ciò che gli pare, tanto la Rai li tutela".
Da Livorno, dove è intervenuto stasera, parla della proposta del Reddito di cittadinanza: "Se il 4 marzo votate per loro sentirete parlare per altri vent'anni di spending review. Se votate per noi ci andiamo a riprendere quei 30 miliardi di euro di sprechi e di soldi nostri".
"E con quei soldi – ha spiegato – vogliamo fare un provvedimento nazionale, il reddito di cittadinanza, che significa dare un sostegno a reddito ai disoccupati che però permetterà a tutti i Comuni di impiegarli gratuitamente per 8 ore alla settimana in servizi di pubblica utilità, consentendo così ai sindaci di ridurre le tariffe dei servizi comunali".