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Di Maio: “Stupito e stanco per gli attacchi da esponenti 5 Stelle, a tutto c’è un limite”

Il portavoce del ministro degli Esteri ha risposto alle dichiarazioni di altri esponenti del Movimento 5 Stelle, compreso il presidente della Camera Fico: “Siamo stanchi e stupidi degli attacchi, Di Maio non risponderà”, ma “c’è un limite a tutto”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Tutti contro Luigi Di Maio, Luigi Di Maio contro tutti. La sensazione che il Movimento 5 Stelle stia per esplodere – o per implodere, forse – sulla figura dell'ex capo politico e senz'altro volto più riconosciuto e riconoscibile del partito prima dell'arrivo di Conte, è più che diffusa. Anche oggi la giornata si è aperta con interviste e contro dichiarazioni, e soprattutto con tanti big scesi in campo lato Conte. A partire dal presidente della Camera, Roberto Fico, che – tra l'altro – non è certo uno che parla spesso: "Non capisco perché nel Movimento ci sono questi attacchi su Ue e Nato in questo momento – ha detto il numero uno di Montecitorio – Subiamo una cosa che secondo me è mistificatrice, non aderente alla realtà del Movimento 5 Stelle rimasto sempre legato a Ue e Nato". E ha attaccato, parlando con i giornalisti: "Non c'è nessun Conte-Di Maio, state sbagliando prospettiva. È un Movimento-Di Maio – ha aggiunto – perché attaccare il Movimento 5 Stelle su posizioni che non sono in discussione dispiace a tutta la comunità".

Nel frattempo si aspetta ancora un responso ufficiale dal Consiglio di ieri sera, che ha visto riuniti Conte e i suoi vice, con la foto di Di Maio al centro del tavolo virtuale e un dibattito sulla sua possibile espulsione. In tarda serata è filtrata un'indicazione, diretta a tutti i giornalisti: non si decide niente, nessun provvedimento disciplinare, ma è in arrivo un "duro comunicato". Di fatto il comunicato non è mai arrivato, ma in mattinata sono riprese le dichiarazioni contro Di Maio: "Stupiti e stanchi per gli attacchi che diversi esponenti del Movimento 5 Stelle, titolari anche di importanti cariche istituzionali – il riferimento, ovviamente, è a Fico, ndr – oggi hanno rivolto al ministro Di Maio, impegnato in questo momento a rappresentare l’Italia all'importante tavolo europeo del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo, dove si sta discutendo della guerra in Ucraina", ha scritto il portavoce del ministro, Peppe Marici, in una nota. E ancora: "Il ministro Di Maio non replicherà a nessuno degli attacchi che sta ricevendo in queste ore – ha continuato – C'è un limite a tutto, ciononostante non si può indebolire il governo italiano davanti al mondo che ci osserva, in una fase così delicata".

Nel frattempo la riunione dei membri del Movimento 5 Stelle in commissione Esteri e Politiche Ue è terminata, e sembra che non si voglia proseguire sulla strada della risoluzione del Movimento. Nel pomeriggio ci saranno nuove interlocuzioni per trovare una quadra su un'unica risoluzione di maggioranza, da presentare domani quando Draghi arriverà in Parlamento in vista del Consiglio europeo, ma il nodo delle armi resta centrale e soprattutto non è stato minimamente sciolto. Alle 16 è prevista la riunione di maggioranza, che si prospetta più che infuocata.

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