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Deficit / PIL al 2,4%

Di Maio si ispira a Trump: “Seguire il suo esempio, nostra manovra sarà ricetta per tutta l’Ue”

Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, dice di volersi ispirare alle politiche economiche del presidente Usa Donald Trump: “L’economia americana sta crescendo del 4% grazie alle politiche espansive di Trump che tutti ritengono sbagliate: aumento del deficit, taglio delle tasse e investimenti in infrastrutture”. E per Di Maio la manovra italiana sarà “una ricetta per tutti gli altri Paesi” Ue.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, in tema di riforme economiche vuole ispirarsi al presidente degli Stati Uniti Donald Trump. In un’intervista rilasciata al Financial Times, Di Maio afferma che “nei prossimi dieci anni l’Europa andrà nella direzione” seguita oggi da Trump: “L’economia americana sta crescendo del 4% grazie alle politiche espansive di Trump che tutti ritengono sbagliate: aumento del deficit, taglio delle tasse e investimenti in infrastrutture”. E sulla base di questa prospettiva economica, il vicepresidente del Consiglio si dice certo che la manovra italiana diventerà “una ricetta per tutti gli altri Paesi”, rivitalizzando la crescita e lasciando alle spalle le politiche del rigore.

Di Maio difende la manovra del suo governo: “Non credo che saremo sanzionati, la procedura sarà avviata ma ci sarà una fase di dialogo. Crediamo di poter ampiamente ridurre il debito pubblico con una manovra espansiva”, afferma riferendosi allo scontro con l'Ue sul deficit. “Non scommettiamo – prosegue Di Maio – sul fatto che l'Italia sia ‘too big to fail': crediamo che possiamo ampiamente ridurre il debito pubblico con una manovra espansiva. Sono convinto che possiamo cambiare le regole sull'austerità e gli investimenti, e possiamo rafforzare l'Unione europea e la zona euro per fare del bene dal punto di vista dei diritti sociali”.

Il vicepresidente del Consiglio ribadisce che non c’è intenzione di uscire dall’Euro: “Quando gli investitori lo capiranno, lo spread scenderà”, afferma con sicurezza. “Ci faremo un tatuaggio per spiegare alla comunità finanziaria che non vogliamo lasciare l’eurozona”, spiega ancora dicendosi convinto che gli investitori sono preoccupati da una “narrativa” secondo cui l’Italia vorrebbe lasciare la moneta unica. Ipotesi già più volte smentita dallo stesso Di Maio e da altri importanti esponenti del governo.

Nell'intervista Di Maio racconta anche le sue origini e quelle politiche del MoVimento 5 Stelle: "Vengo dalla provincia di Napoli, un'area con il 60% di disoccupazione giovanile, con uno dei più alti indici di cancro in Europa". E alle sue origini sembra legare i temi che più gli stanno a cuore politicamente, partendo proprio dall'importanza per il lavoro, tanto da aver voluto guidare proprio quel ministero. Inoltre, parlando del M5s spiega ancora: "Tra il 2007 e il 2013 siamo stati totalmente ignorati come realtà politica. Ma intanto il progetto cresceva nella società". E secondo Di Maio il futuro del M5s è da protagonista anche in Ue, tanto che la sua idea è quella di creare un nuovo gruppo nel Parlamento europeo proprio a partire dal MoVimento dopo le prossime elezioni che si terranno in primavera.

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