Di Maio: “Se cade il governo costi enormi per le famiglie. Ius scholae? Si trovi un compromesso”
"Se il governo cade non so a quanto può arrivare lo spread, ma certo i costi continueranno a salire di molto per le famiglie italiane". Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ospite a a RinascitaFest, nella sua Pomigliano d'Arco, lancia un ulteriore monito alle forze di maggioranza più critiche rispetto all'operato del governo: Lega e il suo ex Movimento 5 stelle.
"Chi vuole far cadere il governo o sa cosa rischia o non lo sa che cosa si rischia in questo momento storico – avverte- Nel mondo c'è grande fiducia in questo governo, in Draghi e Mattarella. Serve un governo con un'ampia maggioranza come questa per vincere battaglie come il tetto al prezzo del gas e le battaglie si fanno e vincono ai tavoli internazionali se si è un Paese compatto". Poi interviene sul dibattito del momento, attorno a quello Ius scholae che garantirebbe la cittadinanza a chi conclude un ciclo scolastico di 5 anni in Italia.
"Mi auguro – spiega- che si trovi un compromesso in Parlamento, il dibattito parlamentare va rispettato, quello che mi sconcerta è che si usi come una bandierina per picconare il governo". Poi un ulteriore attacco a leghisti e grillini: "Siamo in una situazione in cui i partiti all'opposizione sono più responsabili dei partiti in maggioranza".
Quanto al presunto ruolo occulto del premier Draghi dietro alla scissione dal M5s guidata dal ministro, Di Maio smentisce e chiede, duro, di "non scherzare su queste cose". Infine chiarisce quale saranno le prossime mosse di Insieme per il futuro. "Noi – argomenta- non vogliamo fondare partiti personali, noi stiamo unendo un sacco di amministratori locali, i sindaci sono il volto e le braccia della Repubblica come dice Mattarella, quelli sono i nostri interlocutori, noi vogliamo metterli insieme per un manifesto politico e vedere se si può sviluppare un progetto".
A questo progetto sembra essere interessato il governatore della Liguria Giovanni Toti, che dice di stimare Di Maio come ministri degli Esteri, ma aggiunge: "Come leader politico non so dove voglia andare". Quindi si lascia andare ad un sornione "non escludo nessuno dall'interlocuzione".