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Elezioni politiche 2018

Di Maio schiera contro Renzi Nicola Cecchi, un ex renziano tesserato al Pd fino al 2016

Il Movimento 5 Stelle schiera nel collegio uninominale Firenze 1 per il Senato – e dunque direttamente contro Matteo Renzi – l’ex renziano, tessarato Pd fino al 2016 e favorevole all’approvazione della riforma costituzionale, Nicola Cecchi.
A cura di Charlotte Matteini
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Il Movimento 5 Stelle ha scelto Nicola Cecchi per l'uninominale di Firenze 1 per il Senato, il collegio in cui si candiderà anche l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi. Secondo quanto rivelato dall'Huffington Post, anche questa candidatura, insieme a quella dell'ammiraglio Veri, sarebbe frutto di una gaffe. Cecchi, avvocato cinquantacinquenne e vice-presidente vicario dell'assemblea Toscani nel Mondo, è un ex dem, anzi per la precisione un ex renziano. "Cecchi ha avuto la tessera Pd 2016 nel circolo ‘Oltrarno' di Firenze. E ha fatto campagna per il sì al referendum costituzionale, come si può vedere sul suo profilo Facebook in questo post datato 3 dicembre 2016, vigilia della consultazione popolare in cui Renzi è stato sconfitto", scrive Huffington Post.

"L'anti-Renzi scelto da Luigi Di Maio è figlio di un esponente noto della Dc fiorentina, Felice Cecchi, anche lui iscritto al Pd e delegato in assemblea cittadina fino alla scomparsa, a maggio dello scorso anno. ‘Estremo stupore', ci dice Tommaso Gori, segretario del circolo Pd Firenze Oltrarno, a proposito della scelta di Nicola Cecchi di candidarsi con il M5s contro Renzi".

Dopo l'articolo di HP, Cecchi ha provveduto a eliminare i post pro-Renzi citati dal quotidiano online e ha spiegato di essersi allontanato dal Partito Democratico proprio dopo aver avuto a che fare con la struttura dem di stampo renziano: "Se li conosci, li eviti", ha scritto il candidato su Facebook, motivando il suo allontanamento dal Pd: "Sono stato iscritto al Pd e dopo aver visto ciò che è diventato con Matteo Renzi ne sono uscito deluso e amareggiato, come molti altri iscritti ed elettori di centrosinistra. Se conosci il Pd di Renzi, l'unica cosa che puoi fare è evitarlo, chiuderti la porta alle spalle e andare via. Col senno di poi, dopo la delusione per il premier che dice di dimettersi in caso di sconfitta e poi non lo fa, non rifarei quella scelta".

Ma la gaffe del Movimento 5 Stelle non è determinata solamente dai casi di Cecchi e Veri, le liste definitive contengono un'ulteriore candidatura piuttosto strana:

Ancora più grave, stando al regolamento del M5s sulle candidature 2018, il caso di Renato Scalia, il candidato cinquestelle anti-Lotti, collegio uninominale Camera a Empoli. Ex ispettore di polizia Scalia nel 2014 si è candidato con la lista dell'attuale sindaco Dario Nardella alle comunali a Firenze. Non è stato eletto, ma secondo il regolamento del M5s non può candidarsi con il movimento per le politiche 2018 chi si è candidato con un'altra forza politica fino al 2009. Dunque, in teoria, Scalia sarebbe fuori. Ma il M5s fa valere il fatto che si è candidato con una lista civica, non una lista di partito. "Composta però anche da gente del Pd – dicono invece i Dem da Firenze – era la lista del sindaco!".

L'ironia di Renzi

Commentando la notizia relativa alla candidatura di Cecchi, Matteo Renzi ha dichiarato: "Il candidato M5s nel collegio di Firenze è Nicola Cecchi, un amico sempre iscritto al Pd che ha votato anche all'ultimo congresso per me. Fa piacere che i Cinquestelle, a corto di candidati, prendano i nostri. A noi non crea imbarazzo: Cecchi, come altri ex Pd, sembra uno di quei giocatori che non ce l'hanno fatta in prima squadra e vanno a farsi le gambe altrove".

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