Di Maio: “Reddito di cittadinanza e quota 100 fondamentali per la tenuta sociale dell’Italia”
Il vicepremier Luigi Di Maio e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si sono espressi rispetto all'approvazione della nota di aggiornamento del Def da parte di Camera e Senato: "Se abbiamo deciso di investire nel reddito di cittadinanza e nella quota 100, lo abbiamo fatto perché queste misure sono fondamentali per la tenuta sociale dell'Italia. Il reddito di cittadinanza funzionerà in Italia come funziona già in Europa. Agli amici europei dico: non diamo soldi a pioggia. Il reddito di cittadinanza uccide il voto di scambio. Noi – aggiunge – aiutiamo chi cerca un lavoro. Gli consentiamo almeno di vivere in una condizione di povertà relativa che Eurostat stabilisce a una soglia di 780 euro. Siamo disposti a dialogare con tutti ma non a tornare indietro perché quello che gli italiani hanno chiesto va fatto", ha dichiarato Di Maio.
"Come nelle nostre previsioni è passato a piena maggioranza. Il parlamento italiano si è espresso e come sapete rappresenta la sovranità popolare. Ci sarà un passaggio lunedì in Consiglio dei Ministri e poi sarò subito impegnato a comunicare ai leader Ue i fondamentali della manovra economica dell'Italia. Ho sempre detto ‘Consentitemi la possibilità di spiegarla, se solo si guarda al dato finale del 2,4% i conti possono non tornare ma, se si guarda dentro la manovra la realtà è che i conti tornano completamente", ha spiegato il presidente del Consiglio Conte.
"Le Autorità indipendenti svolgono un ruolo istituzionale e si esprimono. Ma, quando si esprimono, noi dobbiamo tenere conto che si esprimono in modo articolato e ci sta che applichino degli algoritmi per la crescita in modo differente da quelli che noi applichiamo. Se lei prende 10 economisti e li mette a lavoro potranno dare indicazioni diverse sulle previsioni di crescita. Sulle previsioni di crescita dico che sono superiori a quelle che abbiamo indicato. Abbiamo avuto la conferma di qualche anticipazione e cioè che ci saranno investimenti di molti miliardi aggiuntivi rispetto a quelli programmati. Questo significa che avremo moltiplicatori anche per la crescita del Pil superiori a quelli che stiamo preventivando", ha concluso Conte.